Il tecnico Aurelio Andreazzoli, ha commentato ai microfoni di Radio Lady la vittoria contro il Cagliari al debutto in campionato: “Sono veramente felice, abbiamo fatto una bella gara. Temevo molto questo match, un po’ perché era la prima di campionato e un po’ perché c’erano sei nuovi nell’undici titolare. Quando una squadra mette tutto quello che ha all’interno di una gara raccoglie quello per cui ha lavorato. Oggi abbiamo segnato due reti, ma potevamo farne anche di più. Siamo stati capaci nel controllare sempre bene la gara, non andando mai in sofferenza contro avversari molto bravi nel gioco aereo“.
Un Empoli propositivo, ma in una veste più battagliera: “Senza questa veste non andiamo da nessuna parte. Appena ci togliamo questo vestito diventiamo una squadra normale: così però possiamo dare fastidio. Abbiamo un gruppo e un cantiere aperto, mi da la possibilità di migliorare ciò su cui si può intervenire”.
Sulle scelte iniziali: “La fascia da capitano? Abbiamo una griglia stabilità dalla società e quindi rispettandola oggi toccava a lui. Le scelte sono state normali: ho preferito Antonelli per farlo ambientare, così come Capezzi. Silvestre ho voluto forzare la mano, si è allenato sempre, ma non ha mai fatto lavoro con la palla e quindi qualcosa abbiamo rischiato. Stasera ha fatto una gara molto superiore a quella contro il Cittadella. Acquah poteva giocare titolare anche nel Torino, lui le ha messe in mostra facendo vedere anche qualche accelerazione negli ultimi minuti“.
Le fondamenta ci sono già di questo cantiere? “Stiamo tranquilli e andiamo piano. La vita in questa categoria è dura e lo sappiamo bene. Non possiamo che avere la possibilità di migliorare, con tanti giocatori nuovi tra amalgama e condizione. Se ci riusciremo dipenderà da me e da quanto riuscirò a dare. Il futuro della squadra lo vedo in progressione”.
Emozione per l’esordio? “No, ero molto preoccupato sopratutto per la forza del Cagliari. I rossoblu sono una squadra forte e non lo si è visto perché siamo stati bravi a non farli esprimere“.