
Riparte l’avventura e nel giorno del primo allenamento a parlare è il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli: “Abbiamo avuto tempo per pensare e lavorare senza preoccupazioni. Siamo al corrente delle difficoltà a cui dovremo andare incontro, sappiamo il tipo di campionato che ci aspetta e gli obiettivi. Crediamo di avere la possibilità di fare quello che ci siamo prefissati, cioè trovare stabilità nella nuova categoria”.
Il ciclo. “La voglia è quella di provare ad aprirne uno. Immagino che sia un obiettivo di tutte le società che arrivano nella massima categoria. Io vedo una società che oltre alle parole mette in campo i fatti, basta andare a Monteboro e vedere come si muovono le cose. L’intenzione del presidente è quella di migliorare la struttura e l’organigramma, come testimonia l’arrivo di Riccardo Pecini. Questo ci fa intravedere un buon futuro, ma dobbiamo dargli corpo ed è la parte più difficile”.
Il mercato. “Preferisco che ne parlino gli addetti ai lavori. Mi hanno consegnato una squadra fortissima costruita da zero e li ho visti all’opera anche a gennaio, dove sono stati superlativi. Ho massima fiducia nei miei dirigenti e lascio a loro questa incombenza”.
Il gioco. “Le difficoltà della categoria sono evidenti. Non vogliamo abbandonare la nostra idea di calcio, ma se e quanto riusciremo a riproporlo lo vedremo soltanto in seguito. E’ un discorso che affronteremo, ma non scendo dalla mia idea”.
Il messaggio. “Non dovremo avere paura. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare alla squadra. Non dobbiamo rinunciare al piacere di giocare, anche se ci saranno molte altre considerazioni da fare in base alla bravura degli avversari. Sarà importante raccogliere le idee su quello che vogliamo fare, ma sempre guardando avanti”.
I punti di forza e debolezza. “Non vedo punti deboli, vedo quelli che ci hanno portato qui. La squadra ha sempre dimostrato di poggiare su base solide e sull’amicizia all’interno dello spogliatoio. Quando c’è questo il resto viene di conseguenza”.
La campagna abbonamenti. “Mi fa piacere che la società abbia pensato a me per l’immagine principale della campagna, è stato piacevole”.
Bennacer. “Siamo convinti che il ragazzo abbia ancor più qualità rispetto a quanto ha fatto vedere, abbiamo tempo per verificare l’ipotesi e crediamo che possa giocare davanti alla difesa”.
Donnarumma. “Vale il discorso di prima. Oggi ho dei giocatori a disposizione, necessariamente qualcuno non rimarrà e altri arriveranno. Prendo atto del lavoro della società. E’ un discorso che vale per tutti”.
Il ritiro. “Siamo insieme fino al 14 luglio e andremo dritti fino a quella gara, dopodichè la domenica andranno tutti a trovare le famiglie. Il ritiro è un momento di lavoro e non di segregazione, andremo alla ricerca di una condizione fisica ottimale e di un’idea comune che è quella dell’allenatore. Se i ragazzi vogliono possono incontrare le famiglie, possono venire tranquillamente le mogli e i bambini”.
Il modulo. “Una squadra che non ha un’idea comune non può esprimersi compiutamente, ma questa non dipende direttamente dal modulo. Presumo che ripartiremo dal 4-3-1-2, ma dovremo tener conto anche del mercato e di quello che dirà”.
L’aspetto personale. “Sono curioso di vedere quanto e come potrò continuare la strada che abbiamo intrapreso la scorsa stagione, il sentimento principale è proprio questo”.