Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli, fresco di rinnovo fino al 2020, ha rilasciato una lunga intervista al Tirreno. Tra i tanti temi toccati, quello del suo arrivo a Empoli.  «La prima telefonata dell’Empoli in realtà mi dette fastidio – ricorda – era dicembre e dovevo uscire in bici coi miei amici. Invece squillò il telefono e, all’inizio, ho provato quel disagio che sente uno studente quando viene chiamato a un’interrogazione e sa non di essere preparato…».

E poi cos’è successo? «Che il fastidio è sparito in fretta. Perché quello che sentivo mi piaceva ed è subentrata la voglia di dire qualcosa».

L’ha detto in fretta visti i risultati… «Ma dire che ci vuole tempo per dare a un gioco a una squadra è darsela a bere. Ci vuole tempo per sistemare i dettagli, semmai, ma non per impostare una squadra. Noi a Bari, dopo 19 allenamenti, abbiamo giocato una partita superba».