Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida contro il Perugia. “Ieri parlavo con un rappresentante della Lega e non abbiamo fatto riferimento tanto ai punti conquistati, quanto al comportamento della squadra. Ci siamo sempre distinti nei confronti di tutti, abbiamo dato un’immagine vincente ma non solo. Ricevere i complimenti di un organo ufficiale è motivo di orgoglio”.
Il ricordo. “Il viaggio di ritorno da Frosinone. Ci siamo sbizzarriti e divertiti, abbiamo fatto una piacevole confusione”.
La festa. “Noi ci saremo e tutti quelli che vorranno ricordare di esserci stati dovranno venire. Chi non riuscirà a farcela perderà un’occasione. Sarà una serata unica, non è mai successo di alzare una coppa che certifica la vittoria del campionato. Vent’anni fa il gruppo di Luciano Spalletti ha alzato la Coppa Italia, da allora non era più capitato”.
La gara. “Sappiamo di aver di fronte un avversario forte, lo temevo fin da quando l’affrontai un girone fa. Lo ha dimostrato anche strada facendo. Anche i numeri dicono che sia temibile, è la terza squadra per numero di gol su azione e bada molto alla verticalizzazione. Nesta ha dichiarato che la vincerà di sicuro e quindi dovremo stare attenti”.
Il futuro. “Il ritiro verrà fatto a Empoli, le date le decideremo più avanti pur avendo un’idea di massima. Parlerò anche di altro a bocce ferme e mi riferisco ovviamente ai calciatori”.
La conferma. “Per quanto possibile la volontà sarà quella di trattenere i protagonisti di questa stagione, anche per l’affetto che ci lega a questo gruppo. Ma parleremo anche di questo più avanti, i nostri direttori sono bravi e attenti. Hanno fatto un lavoro straordinario, adesso se la potranno prendere un po’ più con calma”.
Imperiale. “Vediamo come si metterà la partita, gli ordini li detta la partita. Ma è volontà nostra e di tutti i suoi compagni quello di dargli un minimo di spazio”.
La serie A. “Il livello è altissimo, anche se poi si divide sempre in tre fasce. Non c’è solo l’aspetto tecnico, ma anche quello fisico. Serve anche esperienza, servono ritmi e tante altre cose. Sarà un salto molto importante”.