(foto empoli fc)


Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato alla vigilia della sfida con il Brescia. “Non dobbiamo entrare in campo con le pile scariche, anche se a livello fisiologico è normale che si abbassi la tensione. Dobbiamo essere bravi a dimostrare che si può ricercare sempre qualcosa, è una prova a cui ci sottoponiamo volentieri”.

Il segreto. “Se ci fosse e fosse davvero un segreto non lo direi. La verità è che non credo che ci sia, è stata una serie di componenti che ha permesso di far nascere l’alchimia all’interno del gruppo. C’è stato rispetto e stima reciproca tra di noi, ma potremmo fare una lista infinita. E’ stata anche la capacità di prendere decisioni forti che però si sono rivelate un seme pronto a germogliare per il futuro. Alla base di tutto c’è la qualità dei ragazzi”.

I tifosi. “E’ stato piacevole, non ero invitato alla festa per Emiliano Del Rosso ma sono andato volentieri perchè ci tenevo a salutare chi ci ha trattato bene. L’ho fatto in settimana e mi sono ripetuto perchè volevo incontrare un po’ tutti, era un atto dovuto. Dobbiamo sempre ricordarci che c’è una mano che riceve ma anche una mano che dà, anche se questa vorrei che fosse sempre la più capiente”.

Brescia. “Non credevo di fare un campionato così quando ho preso in mano la squadra e ho affrontato il Brescia per la prima volta, sarei bugiardo se lo dicessi. E’ stato un crescendo, ci siamo ritrovati lassù a suon di risultati. Però avevo le idee chiare, quando ho accettato la chiamata della società sapevo che la squadra aveva qualità”.

La formazione. “Qualcosa faremo, ma senza stravolgere l’assetto della squadra. Cercheremo di fare il meglio”

Il futuro. “Viviamo in simbiosi con la società, siamo insieme tutti i giorni. C’è tempo e modo di parlare, le facciamo con un pizzico di tranquillità in più rispetto alle altre e questo è un vantaggio”.

La corsa promozione. “Preferisco non esprimermi per non recare torto a nessuno, non faccio il tifo per questo o per quell’altro. Sono entrato dalla porta di servizio in questo campionato, ho sempre incontrato colleghi con cui ho avuto un rapporto serio e rispettoso ed è proprio per rispetto di tutti che non dico nulla”.

L’ambiente. “Quello che conoscevo di rimbalzo è quello che ho trovato, tutti sono consapevoli della fortuna che hanno nell’aver trovato una realtà del genere. Questo è un posto d’elite, non è roba da tutti disputare campionati del genere e andare e venire dalla serie A alla serie B”.