Stadio Carlo Castellani (foto Empolichannel.it)


Progetto stadio pronto entro maggio e prima pietra posta a novembre. La promozione dell’Empoli in serie «A» ha ridato linfa alla società, che grazie al tesoretto accumulato negli ultimi anni e ai proventi che arriveranno nella prossima stagione dai diritti televisivi è tornata a parlare dell’opera che rivoluzionerà il vecchio «Castellani». Il club del presidente Corsi ha sempre assicurato che il percorso andava avanti a prescindere dalla categoria, ma il ritorno nel calcio che conta, sul piano economico, è indubbiamente un vantaggio. Ed è stato proprio il massimo dirigente, riprendendo ai microfoni di radio Rai un discorso iniziato già durante la festa promozione, a dettare le prossime tappe: la società dovrà presentare il progetto aggiornato alle richieste dell’amministrazione comunale entro la fine del mese, dopodiché la palla tornerà nella metà campo del Comune.

I ritardi di questi mesi erano dovuti a un cambio di fornitori operato dal club, ma adesso ci siamo. L’opera costerà dai 26 ai 27 milioni e comprende anche tutti gli interventi richiesti dalla giunta Barnini, come ad esempio la realizzazione della strada di collegamento con la Toscoromagnola che permetterà di alleggerire il traffico in arrivo allo stadio e il nuovo impianto per l’atletica. Confermata anche la partnership commerciale con Conad, che entrerà massicciamente all’interno del progetto. Il colosso della grande distribuzione ha da tempo un accordo sulla parola con l’Empoli, il suo supermercato troverà posto nei locali sotto la nuova curva. E sarà proprio da lì che inizieranno i lavori, cioè dalla demolizione del settore attualmente riservato agli ospiti. La società del presidente Corsi, come accennato, conta di iniziare i lavori entro la fine dell’anno e più precisamente nel mese di novembre. La parte più complicata dell’intero progetto è la demolizione della tribuna, che sarà abbattuta e ricostruita da zero.

L’Empoli dovrà quindi abituarsi a giocare una parte del prossimo campionato in un cantiere aperto, un po’ come avvenuto per l’Udinese. L’impianto recentemente realizzato dal club bianconero sul vecchio stadio «Friuli» è stato più volte citato come modello dallo stesso Corsi. E il Comune che dice? Il sindaco Barnini, al momento, non può far altro che aspettare l’arrivo delle carte. Soltanto nel momento in cui la società azzurra avrà presentato il nuovo progetto sarà possibile discutere sulle opere di urbanizzazione e su altri dettagli che poi dettagli non sono, come ad esempio la palestra nel nuovo impianto per l’atletica che nascerà nella zona di via Sanzio. Considerando la possibilità che fosse sfruttata anche dalle scuole, era stato chiesto un ampliamento rispetto all’idea presentata in origine dall’Empoli. In ogni caso, nella testa della società azzurra c’è il completamento del nuovo stadio entro il 2020, anno in cui sarà celebrato il centenario.

Fonte: la nazione