(foto empoli fc)


Il tecnico azzurro Aurelio Andreazzoli ha parlato della sfida di domani, sabato, contro il Venezia. “Affrontiamo un avversario che sta bene, i numeri esprimono sempre i valori di una squadra. La classifica del girone di ritorno li vede terzi e sono imbattuti da sette partite. Hanno perso soltanto cinque sconfitte come noi, Palermo e Frosinone, segnano molto su palla inattiva e sono da tenere in forte considerazione”.

L’Entella. “In quella partita abbiamo vinto e imparato, che è la cosa più importante. Non mi aspettavo, considerando il campo, una reazione immediata come quella, invece i ragazzi sono stati bravi e mi hanno sorpreso positivamente. Questo aumenta il nostro bagaglio culturale e la stima che dobbiamo avere di noi stessi”.

L’assenza di Caputo. “Giocherà Rodriguez al suo posto. Di Ciccio è inutile parlare, perchè tanto non lo avremo. Sono contento per Alejandro che avrà la possibilità di esprimersi e di aiutare la squadra. Ha già dimostrato le sue potenzialità”.

Il Venezia. “Io ricordo bene Inzaghi da calciatore, l’ho usato spesso per far vedere ai miei calciatori come ci si muove dentro l’area di rigore. Non so se è possibile fare un parallelo tra lui e il suo Venezia”.

I paragoni con Sarri. “Resta la soddisfazione della posizione di classifica, fare paragoni a quattro anni di distanza con squadre diverse è sempre difficile. Non ci riesco e non mi piacciono. Dobbiamo essere convinti di quello che abbiamo fatto e su questa base continuare”.

I finali di partita. “Il massimo sarebbe far uscire dal campo gli avversari, ma non si può. La verità è che le squadre, quando perdono, tentano sempre il tutto per tutto e ti creano delle difficoltà che non sono legate alla tattica. Noi possiamo essere ordinati, ma poi tutto si riduce alle giocate e agli episodi e c’è molto di imponderabile. L’ideale sarebbe avere sempre la palla noi e in questo possiamo migliorare”.

Luperto. “E’ sicuramente un titolare aggiunto ed è anche di valore. Ha la possibilità di giocare in più ruoli, può fare sia la difesa a quattro che a tre e perfino fare il quinto di centrocampo. Averlo è molto importante”.