
Il bomber dell’Empoli, Francesco Caputo, è intervenuto ai microfoni di Radio Lady durante il tradizionale appuntamento del giovedì con Incontro Azzurro. Il centravanti azzurro ha commentato il grande momento di forma della squadra dopo la vittoria col Palermo.
Venerdì ti sei portato a casa il pallone: “E’ stata una bella sensazione. Ci tenevo e l’ho portato ai miei bambini. Si tratta della mia seconda tripletta in carriera, la prima la realizzai all’esordio col Bari contro il Grosseto. Portare a casa il pallone è una cosa che si fa veramente. Dopo la partita col Bari dentro di noi si era creato un qualcosa in più. Affrontavamo una squadra forte, ma sul campo abbiamo dimostrato di essere all’altezza”.
Diciannove reti segnate sono tante: “Sicuramente, sono venuto a Empoli per il progetto è per far bene. Non mi aspettavo questi numeri con una squadra nuova, ma il gol e mei ti della squadra e di quello che facciamo i campo”.
Il triangolo con Zajc? “Stavo per calciare in porta e Zajc mi ha chiesto l’1-2. L’ho toccata un attimo d’esterno e poi lui me l’ha fatta trovare pronta per essere calciata. Quello che mi piace di più? Il gol col Frosinone all’ultimo secondo. E’ uno dei più belli e più importanti. Essere sotto 3-0 in casa contro una super squadra e poi rimontare è davvero incredibile”.
Sul prossimo match contro l’Ascoli: “Non dobbiamo fare passi più grandi del dovuto. Sabato sarà ancora più difficile, perché affrontiamo una squadra che lotta per la salvezza e sarà un campo veramente tosto. Se noi andremo con molta umiltà potremo uscire da Ascoli con un risultato positivo”.
Dopo il gol al Palermo hai mostrato la maglia di Provedel. Un bel gesto: “Ci è dispiaciuto moltissimo per il suo infortunio, eravamo tutti tristi. E’ una grande persona oltre che un grande calciatore e con i miei compagni avevamo deciso di dedicare a lui il gol segnato. E’ stato un gesto fatto con il cuore”.
Sull’esultanza a Dragon Ball: “E’ stata un’idea di Donnarumma. In settimana me l’ha buttata lì: se facciamo gol esultiamo con la fusione. Non l’abbiamo per niente provata ed era anche un po’ scoordinata. Però alla fine è stata una bella idea. Ci troviamo bene? Tra noi c’è tantissimo rispetto e stima. Ci frequentiamo anche fuori con le famiglie e con i bambini. Io lo vado a prendere quasi tutte le mattine a casa, siamo diventati amici“.
Su Zajc: “Si è visto anche contro il Palermo. Ha delle qualità impressionanti. Corre tanto e mi ha messo due assist da Serie A. Ha grande qualità e margini di miglioramento altissimi. E’ anche molto bravo sui calci da fermo, a Bari lo si è visto bene“.
Sul gol al Bari: “E’ stata la mia prima società in Serie B e lì ho vissuto 7 anni. E’ stata una grande emozione, anche perché ha portato a una bella vittoria dell’Empoli. Altamura, dove sono nato, è lì vicino. In Eccellenza giocai due anni al Real Altamura. Mi pescò il direttore generale del Parma, Faggiano. Poi mi portarono nel Bari di Conte“.
Antonio Conte? “E’ veramente un martello. Quando ci si allena vuole il massimo. Ha la mentalità vincente”.
Andreazzoli invece che tipo è? “Il mister ha un’idea di gioco molto importante. Trasmette tranquillità e allo stesso ti inculca la mentalità vincente. Lui è arrivato con questo obiettivo ed è stato chiaro da subito con tutti. Non guarda in faccia a nessuno: vuole un certo tipo di gioco e atteggiamento. Ha avuto un passo decisivo per questa crescita. Ci trasmette il giusto piglio per approcciarsi alla partita. Purtroppo ci hanno detto che dobbiamo vincerle tutte, perché dobbiamo andare in Serie A”.
Sul marchio di birra che ha ideato: “E’ nato tutto a casa di un mio amico di Altamura. Eravamo a cena tra amici e l’idea è venuta fuori perché lui è un rappresentante di vini. Volevamo portare avanti il nome e la storia della nostra zona. Così abbiamo pensato di creare questa birra col pane di Altamura. Il pane di Altamura ha il proprio marchio, non è stato facile perché ottenere quel pane è difficile“.
Caputo racconta un aneddoto: “Anche a Perugia ho bevuto un goccio di birra. Me lo ha passato un ragazzo in tribuna. Se si facesse avanti passando allo stadio gli regalo una cassa di birra“.
Sulla nuova città: “A Empoli io e la mia famiglia stiamo benissimo. Andiamo spesso in centro e facciamo molte passeggiate perché qui si sta davvero bene. Faccio una vita tranquilla. Ho tre bambini e sono molto impegnato a stare dietro ai miei figli“.
Sempre sul prossimo match: “I rischi sabato saranno altissimi. Quando arrivi da due vittorie nette contro Bari e Palermo puoi cadere in qualsiasi momento contro una squadra che lotta per la salvezza. Se veniamo fuori da Ascoli con un risultato positivo sarà un passo per andare ancora più avanti”.
Qual’è il tuo obiettivo di reti da realizzare? “Potrei fermarmi anche ora, io voglio soltanto andare in Serie A. Stiamo cercando di raggiungere questo risultato, la squadra ha i numeri per riuscirsi e lo ha dimostrato”.
Giorgio Galimberti