
Il tecnico azzurro, Aurelio Andreazzoli, ha parlato ieri in conferenza stampa prima della partenza per Bari della squadra. L’allenatore dell’Empoli ha presentato la sfida d’alta classifica che vedrà impegnata la sua squadra al San Nicola.
Quanto pesano i punti a Bari? “I tre punti pesano sempre alla stessa maniera. Il Bari è sotto di noi di due punti e quindi la loro vittoria ci scavalcherebbe. Visivamente darebbe fastidio, ma l’importanza dei tre punti che contro il Perugia, il Terni e il Brescia“.
Potrà essere un test importante? “Sì, senz’altro. Abbiamo bisogno di conferme su quello che di buono abbiamo fatto e su quello che sappiamo che è da migliorare. Uscire da Bari con un risultato importante darebbe ulteriore convinzioni e la possibilità di lavorare meglio, credendo più in noi stessi“.
Sui nuovi arrivi: “Brighi è una persona eccellente e noi dobbiamo porre particolare attenzione anche a questo aspetto. Gente seria e che lavora bene serve nello spogliatoio. Matteo è un ragazzo e un uomo splendido. Ho avuto modo di apprezzarlo durante la sua carriera, sull’aspetto tecnico i numeri parlando da soli. Nello spogliatoio abbiamo bisogno di un po’ di saggezza, lui è comunque integro come un ragazzino. I ruoli di centrocampo può ricoprirli tutti, anche sul trequarti. Gliel’ho visto fare e sono convinto che abbia tutte le caratteristiche“.
La prova di maturità è mentale per l’Empoli? “Se si parla di predisposizione alla lotta, questa ci deve essere sempre. A Bari come in un altro posto, perché la Serie B lo richiede. Le partite di calcio vanno sviluppate in qualsiasi maniera su qualsiasi campo, commettendo meno errori possibili e perseguendo i principi sui quali lavoriamo, senza farci condizionare dal posto in cui siamo a giocare. Bari sarà un posto eccellente, perché il Bari ha una storia improtante come quella dell’Empoli. Ci sono tutte le motivazioni e tutte le attenzioni possibili. Dobbiamo andare a Bari con la voglia di misurare le nostre forze contro una squadra importante“.
E’ un crocevia per la classifica? “Non credo. C’è ancora molta strada e molte partite davanti da dover giocare. Non sarà precluso niente né per noi né per loro sull’aspetto della classifica. Delle spinte in più potranno esserci, noi le avremo, ma non credo solo per una questione di punti“.
Che squadra sarà il Bari? “Mi sono fatto un’idea, l’ho vista bene con i miei collaboratori. E’ una squadra forte in ogni reparto e con una fisionomia molto spiccata che gli ha dato il suo allenatore. Seppur giovane ha dimostrato di avere qualità e la squadra le riflette tutti. Hanno molte armi a disposizioni, sia individuali che sul gioco di squadra“.
Come affronterete questo Bari? “Analizziamo l’avversario, cerchiamo di capirne le caratteristiche e alleniamo la squadra ad affrontare le peculiarità degli avversari. Lo abbiamo fatto e lo faremo anche nei prossimi giorni prima della gara. Non siamo sicuri di aver già esaminato tutto, ma saremo a buon punto ad affrontarli“.
Un bilancio di Andreazzoli a Empoli: “Posso dire come mi trovo al Castellani o a Monteboro. La città di Empoli ancora non ho avuto la possibilità di conoscerla. Mi trovo bene, sapevo che sarei venuto a lavorare in una società molto ben organizzata e con ottime intenzioni. Ho trovato tutto questo e ancora più disponibilità, perché tutto quello che chiedo viene realizzato dalla società. Abbiamo fatto operazioni che hanno avuto anche un costo e nessuno si è tirato indietro. Sono estremamente soddisfatto del gruppo di lavoro che ho, riferendomi ai lavoratori. I ragazzi, torno a dirlo, sono bravi. Non c’è bisogno di molti interventi, le regole sono state accettate da subito e senza grandi problemi. Chi ha la responsabilità deve aver la possibilità di gestire”.
Giorgio Galimberti