Stadio Carlo Castellani (foto Empolichannel.it)


Duro comunicato di Legambiente nei confronti del progetto del nuovo stadio Castellani. L’associazione ambientalista si dice contraria all’idea dell’Empoli.

“E’ arrivato il momento di decidere se vogliamo una città più vivibile ed a misura di uomo o una città sempre più “centro commerciale” in cui le “ragioni” delle strade, dei parcheggi e degli edifici commerciali prevalgono sul “ben-essere” della comunità empolese. Il progetto prevede un edificio più grande dell’attuale stadio (32.750 metri quadrati) ed alto oltre 23 metri, con realizzazione di 3 nuove tribune al posto dell’attuale pista di atletica.

L’atletica dovrebbe quindi traslocare neI nuovo impianto ad 8 corsie previsto in località Santa Maria – zona polo scolastico, che si estenderebbe su una superficie di circa 35.864 metri quadrati. La nuova pista non sarebbe dotata di palestre analoghe a quelle di cui oggi dispone l’atletica. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un nuovo centro commerciale e la trasformazione a parcheggio del verde pubblico esistente accanto al palazzetto dello sport.

Tra le motivazioni a sostegno del progetto si evidenziano quelle economiche secondo le quali con il Project Financing è il privato che finanzia l’opera, investendo, in questo caso, 25 milioni di euro per entrambi gli interventi: la ristrutturazione dello stadio e la realizzazione del nuovo impianto di atletica. In cambio la società Empoli Calcio richiede al Comune la concessione della gestione dello stadio per 90 anni.

Legambiente si dissocia dalla logica secondo la quale l’Amministrazione Pubblica debba cedere alle richieste dei privati solo per il fatto che questi si offrono di finanziare il rifacimento e la realizzazione di un bene pubblico. Operazioni come i Project Financing devono in primis perseguire l’interesse pubblico, interesse pubblico che non troviamo nella proposta dell’Empoli FC.Legambi

ente non può accettare la riproposizione di modelli urbanistici ormai superati e fallimentari che continuano a consumare suolo, a cementificarlo ed impermeabilizzarlo con i conseguenti effetti disastrosi visibili a tutti. Riteniamo sia giunto il momento di mettere al primo posto i problemi ambientali preoccupandosi per i cambiamenti climatici, e convinti della necessità di compiere scelte che guardano al futuro e puntano sulla qualità della vita di una comunità e non sulla logica economica o opportunistica.

Per questo, rivolgiamo all’Amministrazione comunale ed alla cittadinanza alcune riflessioni:

1) con il nuovo stadio ed il nuovo centro commerciale si ridurrebbero gli spazi a verde e si ri-progetterebbero nuove strade e parcheggi (20.350 metri quadrati con circa 773 posti auto); per la realizzazione di questo restyling si eliminerebbe la fascia verde che costeggia il Torrente Orme per realizzarci il nuovo tratto di Viale delle Olimpiadi che si ricongiunge al ponte sulla statale dove già si creano lunghe file in certi orari della giornata.

2) si aumenterebbe l’edificato, l’ingombro anche visivo sarebbe impressionante per il quartiere;

3) per altri sport non sarebbe più possibile utilizzare per gli allenamenti l’attuale spazio aperto posto di fronte al Palaramini (così detto Piaggione) dove anche molti genitori portano i loro bambini ad imparare ad andare in bicicletta o a pattinare.

4) le attività commerciali ed i relativi parcheggi attrarranno nuovo traffico aggravando la viabilità di quell’area e pregiudicandone la vivibilità e l’equilibrio che la caratterizza anche nell’ospitare il mercato settimanale, le manifestazioni sportive, ricreative e di spettacolo;

5) ci domandiamo se sia davvero necessario uno stadio con una capienza di 20.266 posti, contro gli attuali 16.800, quando anche con la squadra dell’Empoli in serie A l’affluenza di pubblico rimaneva ben al di sotto dell’attuale capienza.

6) con la realizzazione della nuova pista di atletica si consuma nuovo territorio per un impianto che, così progettato, non soddisfa né le esigenze dei praticanti atletica leggera, né il fabbisogno di palestre del polo scolastico, né le necessità degli altri sport che attualmente sono ospitati presso lo stadio.

7) un nuovo centro commerciale metterebbe ulteriormente in crisi il centro storico, già adesso un vero e proprio Centro Commerciale Naturale.

Ci preoccupano anche i tempi di realizzazione del progetto, che ribadiamo non essere la priorità per Empoli. Ma se malauguratamente questo progetto venisse approvato Legambiente chiede che vengano realizzate per prime le opere infrastrutturali (viabilità e nuova impiantistica sportiva) e successivamente eseguiti i lavori rifacimento del nuovo stadio in modo da ridurre il disagio per i cittadini ed utenti.

Lo stadio Castellani è un bene pubblico realizzato con i soldi dei cittadini empolesi e prima di concederlo ad un privato occorre valutare bene quale sia l’utilità pubblica di questa operazione. A noi sembra che il vero interesse pubblico da tutelare sia l’ambiente e la qualità della vita della comunità empolese, alla quale, secondo noi, non serve un nuovo stadio ma una città più vivibile, più sana, meno caotica, a misura di bambino ed anziano.

Ai negozi commerciali, alle strade ed ai parcheggi previsti nel progetto che ovviamente portano auto, ingorghi ed inquinamento, noi rispondiamo chiedendo più spazi a verde, più alberi, più mobilità ciclabile e pedonale, più mezzi pubblici, più spazi sportivi, più luoghi di incontro, di sviluppo delle idee, dei saperi e dei mestieri.

Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di fare uno sforzo per riprogettare Empoli mantenendo insieme, nell’attuale luogo, sia lo stadio che la pista di atletica con l’impegno di sistemare quest’ultima per renderla fruibile anche per le manifestazioni sportive internazionali.
Chiediamo di soffermarsi su quale tipo di città vogliamo, se impostata sui consumi o sul buon vivere; noi sosteniamo la seconda sapendo che il traffico ed il peggioramento della qualità dell’aria incidono sempre di più sulla mortalità dovuta a malattie respiratorie e cardiovascolari”.