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Uno dei nuovi arrivati in casa azzurra questa estate, Michele Castagnetti, è stato l’ospite della trasmissione radiofonica ‘Incontro Azzurro – L’Empoli in Diretta‘ su Radio Lady durante la puntata di giovedì 5 ottobre.
Uno dei primi acquisti estivi dell’Empoli: “Sono arrivato praticamente subito. Ho visto cambiare di tutto e di più: in tanti sono usciti e tanti sono arrivati, ma la squadra penso sia quella giusta. La squadra ha grandi potenzialità. Il modulo è cambiato in corsa dal 3-5-2 al 3-4-1-2 per permettere a giocatori come Zajc e Krunic di esprimersi al meglio nel loro ruolo naturale“.
Una buona partenza per una squadra nuova: “Quando cambia tutta la rosa ci sono delle difficoltà in più. Il mister è stato bravo a fare leva sul gruppo e sulle motivazioni. Si vede negli allenamenti che sono sempre ad altissima intensità“.
Cos’è successo nelle ultime gare? “Mettici un po’ di sfortuna e un po’ di disattenzione, abbiamo pagato tutti gli errori fatti. Col Cittadella e con l’Avellino abbiamo fatto due buone prestazioni, ma abbiamo raccolto 0 punti. Adesso possiamo soltanto ripartire dalla gara di domenica contro il Foggia. La Serie B è un campionato che non ti perdona nulla. E’ meglio vederle subito all’inizio per poterle correggere”.
Che squadra affronterete domenica? “Il Foggia è una squadra molto tecnica e molto rapida che non butta mai via il pallone. Sarà una partita molto diversa rispetto a quella con l’Avellino e quindi saremo costretti a cambiare faccia e a non commettere gli stessi errori fatti nelle altre partite“.
La carriera di Castagnetti parte dal basso: “Fino a 15 anni ho giocato nella squadra del mio paese, nelle categorie Juniores, Provinciali e poi in Prima Categoria. Da lì sono passato in Eccellenza e poi in Primavera al Mantova che allora era in Serie D, che ho vinto. Dopo ho fatto due anni di C2, poi la doppia promozione con la Spal”.
Ti è dispiaciuto non rimanere a Ferrara? “Sì, un po’ mi è dispiaciuto perché mi mancava solo la Serie A. Empoli però è la società giusta, è ambita da molti per la Serie A e la Serie B e da sempre è considerata una squadra dove i giovani crescono bene”.
Quando conta la classifica in questo momento? “Non va guardata. Le squadre sono tutte lì e non ha senso vederla. Dobbiamo fare più punti possibili, provando a vincere più partite possibili“.
Il rapporto col pubblico è cambiato? “Dopo la prima amichevole c’era stata un’incomprensione. Adesso invece cantano, applaudono, fanno i cori e ci seguono in giro per l’Italia. Ci devono dare una grande mano e ce la stanno dando“.