
“È stata una ragazzata fatta in un momento di difficoltà” ha commentato e pur non ammettendo la colpa si è detto disposto a ripulire il danno. Così si sarebbe difeso il 42enne empolese denunciato per imbrattamento in piazza Farinata degli Uberti, nello specifico sulla facciata della chiesa Collegiata, sotto il porticato e su uno dei leoni della fontana centrale. Le indagini del commissariato di polizia di piazza Gramsci hanno portato molti indizi contro di lui. “Non c’è stato bisogno di molta polizia scientifica”, ha commentato il primo dirigente Eugenio Ferraro della Pasi (polizia amministrativa sociale e immigrazione), ringraziando il sindaco Brenda Barnini, il corpo della polizia municipale dell’Unione dei Comuni per le pronte immagini delle telecamere di sorveglianza e il sostituto commissario Danilo Di Stefano.
L’uomo sarebbe giunto nel cuore della notte in piazza con un’auto a lui intestata, avrebbe imbrattato con lo spray le opere d’arte e il porticato e poi se ne sarebbe andato. Lo avrebbe fatto in un momento di difficoltà: è stato descritto come una persona in condizioni di disagio, senza lavoro e con un’unica entrata, quella della pensione di uno dei genitori. Su di lui alcuni precedenti per reati contro il patrimonio.
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