Il trequartista dell’Empoli, Omar El Kaddouri, ospite della puntata di Incontro Azzurro di giovedì 27 aprile ha parlato del momento azzurro ai microfoni di Radio Lady.
Si parte dal successo di domenica contro il Milan: “Avevo vinto a San Siro contro l’Inter e contro il Milan con il Napoli, ma non avevo giocato. Con l’Empoli eravamo in un momento un po’ così, ma siamo riusciti a fare due vittorie molto importanti. E questo è ancora più bello“.
Cos’è cambiato? “Nelle sconfitte, ci sono state poche partite giocate male. Penso a Genoa e Chievo, poi c’è stata una serie di partite molto difficili. Quelle in cui speravamo di fare punti invece abbiamo messo in campo le prestazioni peggiori. Con Fiorentina e Milan siamo stati più bravi davanti alla porta e c’è stata anche un po’ di fortuna“.
Il Crotone dietro si è rilanciato: “I rossoblu stanno andando molto forte e forse anche grazie a quello abbiamo sentito più pressione. Abbiamo capito che serviva il risultato per stare lontani dalla zona salvezza“.
Dopo la vittoria con la Fiorentina hai detto che secondo te l’Empoli è più forte del Crotone: “Per il gioco che esprimiamo non meritavamo quella classifica. Quando sono arrivato qua mi hanno chiesto come facevamo a essere in quella zona, nonostante giocassimo bene. Non voglio mancare di rispetto al Crotone, ma io e la squadra dobbiamo pensare di essere più forti di loro per riuscire a salvarci“.
Sono arrivati anche il gol di Omar El Kaddouri: “Sopratutto fisicamente avevo bisogno di accumulare le partite per tornare al 100% e ora sto bene. Conoscere i compagni e l’assetto tattico era molto importante. Ora sto meglio e voglio continuare così fino a fine stagione per raggiungere la salvezza“.
Tanta voglia di tornare a giocare: “Avevo tanta voglia di giocare. Negli ultimi 18 mesi avevo giocato poco e la gente diciamo che si era dimenticata di me. Ora voglio dimostrare a tutti che in Serie A ci posso stare”.
Quando sei arrivato hai detto che finalmente avresti giocato da trequartista: “A Torino ho giocato da trequartista 3 o 4 partite, mentre a Napoli soltanto in ritiro quando Sarri provava il 4-3-1-2 che poi ha cambiato. Qui a Empoli invece gioco nel ruolo per il quale il Brescia mi aveva preso”.
Adesso rimangono 5 partite molto toste: “Il Sassuolo è una squadra che gioca molto bene. Noi però non dobbiamo ripetere gli errori che abbiamo fatto contro Genoa e Chievo. Contro le cosiddette piccole bisogna entrare in campo con la stessa determinazione delle grandi per continuare a fare i risultati delle ultime settimane“.
Com’è stato l’arrivo da Napoli? “Cambia molto da Napoli a Empoli, ma qua mi sto trovando molto bene insieme alla mia famiglia. Si sta un pochino più tranquilli”.
Un arrivo molto tribolato: “E’ stato difficile soprattutto durante il mercato. Stavo a 4mila chilometri dall’Italia e non era semplice concentrarsi su Coppa d’Africa e mercato. Appena siamo usciti dalla competizione però sono tornato in Italia e ho chiuso subito con l’Empoli“.
Ormai l’Italia ce l’hai dentro: “Sono dieci che sono in Italia. E’ la mia terza casa, dopo Belgio e Marocco. Mi piace l’Italia, qua si sta bene. Vengo da una mentalità più chiusa che è quella del Belgio. Qua la gente è più aperta“.
Sul futuro? “Per ora penso solo alla salvezza. L’Empoli però mi ha voluto a tutti i costi e io voglio ripagare questa fiducia. Penso che 6 mesi siano pochi per farlo“.