(foto Empoli F.C.)


Levan Mchedlidze ha parlato alla vigilia della sfida con la Fiorentina. “Sto bene, credo di aver trovato una condizione ideale. Posso giocare e aspetto che il mister mi butti nella mischia. Sono pronto anche dal primo minuto”.

Il momento. “Sento tante cose negative intorno a noi, ma il calcio è questo. La squadra, nelle ultime tre partite, non ha fatto delle brutte prestazioni. Col Pescara è arrivato un punto, tanti hanno detto che potevamo vincere ma già il fatto di aver mosso la classifica è stato importante”.

Il vantaggio dilapidato. “Il calcio è fatto così. Non dobbiamo guardare indietro, ma concentrarsi sulla partita con la Fiorentina”.

L’infortunio. “Ho sofferto tantissimo, gli infortuni mi hanno sempre accompagnato ma stavolta avevo trovato continuità e stavo anche segnando. Tuttavia non voglio guardare indietro, ma pensare al futuro e alla gara con la Fiorentina”.

L’avversario. “Loro sono forti, giocano bene, ma non è impossibile fare risultato. Dobbiamo fare una partita di carattere, è un derby e ci teniamo tantissimo. Vogliamo fare il massimo”.

Il problema del gol. “Sono cose che capitano, dobbiamo cercare il motivo e lavorare. Ripeto, non possiamo guardare a quello che è stato nelle scorse settimane, ma pensare positivo”.

L’uomo derby. “Lo scontro con Borja Valero? Cose che succedono su un campo di calcio, è normale. L’immagine è diventata simbolo dei tifosi, ma non per me. C’era un pizzico di nervosismo da entrambe le parti, ma è tutto dimenticato da tempo”.

I fischi. “Capisco la gente. Hanno vissuto quattro anni bellissimi, si divertivano a venire allo stadio e ora che questo non succede è subentrato il malumore. Questo ci sta, ma per noi era importante non perdere col Pescara. Noi facciamo tutto per loro, abbiamo bisogno che restino al nostro fianco”.

Saponara. “E’ un grande giocatore, dovremo temerlo, ma ci sono anche tanti altri elementi nella Fiorentina da tenere d’occhio”.

L’affetto della gente. “Io li ringrazio sempre perchè mi sostengono e lo sento. Mi stanno vicino, per questo vi dico che tutto quello che facciamo è volto al meglio della squadra e della gente che ci viene a vedere”.

L’assenza. “Anche quando giocavo con continuità avrei potuto fare di più, ma non penso che le sconfitte siano dipese dalla mia assenza”.