Massimo Maccarone (foto Empolichannel.it)


Massimo Maccarone ha parlato alla vigilia della sfida con la Fiorentina, partendo dalla serata per celebrare i 100 gol coi tifosi. “Ringrazio pubblicamente il Centro di Coordinamento per avermi preparato questa festa. Peccato che non sia arrivata in un momento migliore, ma è stata davvero una bellissima serata”.

La crisi. “Sono arrivato qui cinque anni fa in un momento più difficile di questo. Trovai un ambiente più unito ed è per questo che chiedo alla gente di tornare a quei tempi: dobbiamo andare tutti nella stessa direzione, non è utile per la squadra sentire fischi a gara in corso. So che è difficile, ma ci serve entusiasmo. Se i tifosi hanno qualcosa da dire che lo facciano alla fine”.

I 100 gol. “Il più importante è quello nel play-out col Vicenza e i motivi sono facilmente intuibili. Quello più bello, probabilmente, l’ho realizzato col Cesena”.

Il derby. “E’ la gara migliore, anche se sarà difficile. Sappiamo che i tifosi ci tengono, noi veniamo da un momento difficile e vogliamo cercare di trasmettere in campo tutta la rabbia che abbiamo. Vogliamo giocarci le ultime sette partite alla morte e dare tutto per conquistare la salvezza. Vogliamo ricreare entusiasmo con la gente. Siamo noi che andiamo in campo a dover dare una svolta”.

La gara. “I giochi si sono riaperti, ma in fondo lo sono sempre stati sia per noi che per la Fiorentina. Sarà difficile per entrambe, loro sono più forti di noi ed hanno un vantaggio. Ma è sempre una gara particolare, è un derby e può succedere di tutto. Chi gli toglierei? Forse Saponara”.

Il vantaggio sprecato. “Non ci sono spiegazioni, ogni periodo è differente. Abbiamo incontrato un ciclo di grandi squadre dove ci può stare di perdere, ma anche altre sfide dove gli episodi non sono stati dalla nostra. Col Genoa in casa abbiamo perso male, poi è subentrata la paura. Ora dobbiamo cancellare tutto e ripartire”.

La paura. “Quella ti viene inconsciamente quando non ci sono i risultati. Per il gioco che facciamo noi dobbiamo cercare anche la palla difficile e se lo fai con timore è un guaio. Ci sono annate in cui gira tutto storto e questa è una di quelle. Per uscirne non possiamo che passare dal lavoro, cercando di tirare fuori qualcosa in più. Ognuno di noi deve pensare ai propri errori e migliorare, abbiamo le capacità per cavarne le gambe”.

Saponara. “Non l’ho sentito. Mi ha mandato un messaggio per i 100 gol, ma abbiamo scherzato poco perché per entrambi non è una buona stagione”.

La squadra. “In settimana lavoriamo bene, i miei compagni sono sereni. I problemi arrivano la domenica o al primo evento negativo. Dobbiamo essere bravi a non perdere fiducia nei nostri mezzi. Ne ho vissute tante nella mia carriera, per quattro anni mi sono salvato all’ultima giornata. Dobbiamo cercare di avere meno paura e pensare positivo”.

La negatività. “La sento da inizio anno, la maggior parte dei tifosi è sempre stata con noi ma altri, non so perché, a volte parlano a sproposito e insultano dall’inizio alla fine. Ognuno ha diritto di fare quello che vuole, ma se si sceglie di tifare Empoli è meglio incitare. Non me lo spiego, non so perché c’è astio nei nostri confronti”.