
Brutto risultato per l’Empoli a Verona contro il Chievo. Un 4-0 quello subito dagli uomini di Martusciello che pesa ancora di più della sconfitta ottenuta con lo stesso risultato in casa contro la Fiorentina nel derby. Zero tiri in porta, parvenza di un gioco offensivo praticamente nulla e troppe leggerezze difensive che hanno permesso ai clivensi di affondare il colpo quattro volte. E senza nemmeno sforzarsi troppo.
I tifosi azzurri al seguito, circa un centinaio, hanno sostenuto la squadra fino al 2-0. Poi, dopo aver incassato altre due reti, sono partiti cori che chiedevano ai giocatori maggior grinta. Al termine del match non sono bastate le scuse dei giocatori sotto la curva: un nutrito gruppo di tifosi ha atteso il rientro alle 9 del pullman azzurro, per un confronto diretto dopo quinta sconfitta consecutiva.
Un risultato che ha messo in luce l’involuzione di una squadra, che aveva ritrovato gol e brillantezza soltanto nel miglior periodo di forma di Mchedlidze. Il nuovo infortunio che ha fermato il georgiano è coinciso con la carenza di risultati, ma soprattutto di occasioni da rete. Salvarsi per meriti propri, e non per i risultati modesti delle ultime tre, è quello che hanno chiesto i tifosi invocando più grinta agonistica.
Il problema però potrebbe anche essere di natura tecnico-tattica. Il modulo e il sistema di gioco, il 4-3-1-2 ormai da cinque utilizzato dall’Empoli, che portò Sarri non porta più i suoi frutti. L’asticella della qualità azzurra si è abbassata dopo le cessioni eccellenti degli ultimi anni e quel ‘calcio champagne’ sembra sempre più difficile da mettere in pratica per questa squadra.
Martusciello ha azzardato un 4-3-3 in corsa, con Dimarco e Thiam esterni non avendo vere e proprie ali. Proprio il terzino si è rivelato il più pericoloso con un tiro che ha scheggiato la traversa, ma nel complesso le chance sono latitate. La squadra è stata costruita intorno alla figura del trequartista, che tra l’altro è cambiata a gennaio da Saponara a El Kaddouri. Il marocchino ha giocate diverse dall’ex numero 10 azzurro e ieri è stato tra i peggiori in campo.
Un Empoli che nel momento di difficoltà si è ritrovato con poche soluzioni, soprattutto davanti. Fino a quando reggeva la difesa le cose andavano meglio: adesso invece a fronte dei 15 gol fatti quelli subiti sono diventati tanti, ben 43. Adesso anche la tifoseria è stata chiara: c’è bisogno di fare qualcosa in più. Le prossime due gare saranno però difficilissime: l’Empoli è atteso dal match interno col Napoli e poi la trasferta a Roma contro i giallorossi…
Giorgio Galimberti