(foto Empolichannel.it)


Una brutta sconfitta e l’uscita del campo tra alcuni fischi: il Castellani ha fatto sentire ieri il disappunto per la prova dell’Empoli contro il Genoa. Gli azzurri hanno avuto la supremazia territoriale, grazie anche a un atteggiamento ultradifensivo dei rossoblu, ma non sono quasi mai riusciti a rendersi pericolosi dalle parti di Lamanna.

I rossoblu invece, nelle poche sortite dalla propria area di rigore, in contropiede avevano costruito qualche buona chance. Fino al 90esimo, quando un tiro di Ntcham si è infilato all’angolino basso. Nel recupero, con Bellusci in attacco per provare a riprendere il risultato, Hiljemark ha pure trovato il raddoppio per il 2-0 finale.

L’occasione era delle più ghiotte perché il Palermo ha perso in casa contro il Torino, così come il Pescara sabato in casa della Sampdoria, mentre il Crotone ha pareggiato tra le mura amiche col Sassuolo. Il pubblico azzurro che quest’anno ha assistito a poche reti, 15 che valgono il peggior attacco, ha esultato per la tripletta di Belotti che a 400 chilometri ha ribaltato una partita molto importante in chiave salvezza.

La zona retrocessione dista ancora 7 punti, ma l’ambiente dovrà riuscire a reagire perchè già da domenica c’è un’altra sfida molto importante contro il Chievo Verona in trasferta. Una partita ancora più difficile, contro una squadra esperta, sulla quale gli uomini di Martusciello dovranno puntare tantissimo.

Dopo quattro sconfitte di fila c’è bisogno di tornare a far punti, ma sopratutto con o senza Mchedlidze c’è bisogno di tornare al gol. L’assenza del georgiano sta pesando eccome: ieri le difficoltà in avanti sono state palesi. L’Empoli ha giocato per larghi tratti nella metà campo avversaria senza mai riuscire a liberare un uomo al tiro. Ritmi bassi e tanti errori tecnici, da tutte e due le parti, non hanno aiutato lo spettacolo che ha deluso molti tifosi.

Qualcosa in più l’Empoli deve e può fare, per non rischiare che le ultime abbiano la possibilità di riprendere gli azzurri in classifica. E soprattutto, per far tornare un po’ di entusiasmo nella tifoseria che ieri ha fatto capire di non aver apprezzato la gara degli azzurri. Ripartendo proprio dai quei fischi di fine gara per dare una svolta al finale di campionato.

Giorgio Galimberti