L’AVVERSARIA – Sarà il Genoa di Mandorlini la prossima rivale dell’Empoli. Il tecnico romagnolo si è insediato sulla panchina rossoblu proprio prima dell’ultimo turno, dove la squadra ligure tra le mura amiche ha ottenuto in casa un punto contro il Bologna. Sono 4 le lunghezze che distanziano l’Empoli dal Genoa (22 gli azzurri, 26 i liguri) e l’obiettivo degli azzurri, oltre a provare ad allungare sulle tre in fondo, è anche quello di provare a riprendere la diretta avversaria.

All’andata gli azzurri strapparano un punto a Marassi, giocando però per oltre 60 minuti in superiorità numerica per l’espulsione di Lazovic. Juric non è riuscito nel proseguo della stagione a lasciare la sua impronta, nonostante fosse considerato l’erede naturale di Gasperini. Non bisogna però scordare le cessioni di Rincon e Pavoletti, due dei migliori della rosa, effettuate dal Genoa durante il mercato invernale.

COME GIOCA – Mandorlini ha presentato la propria squadra contro il Bologna con il 3-5-2. Perin tra i pali, la difesa è composta da Izzo, Burdisso e Munoz. In mezzo Rigoni a far da regista, affiancato da Hiljemark a destra e da Cataldi a sinistra. Sugli esterni Lazovic e Laxalt, mentre la coppia d’attacco è composta da Pinilla e Simeone.

PUNTI DEBOLI E DI FORZA – I rossoblu hanno reagito bene al cambio di panchina, trovando il pareggio in casa contro il Bologna. La giornata precedente aveva visto il Pescara trovare il primo successo sul campo battendo in casa 5-0 i liguri. I 41 gol subiti dal Genoa sono molti, ma occhio a quelli segnati: ben 28. Davanti Simeone, a quota 10 gol in stagione, sta facendo molto bene e gli azzurri dovranno stare attenti.

Quello di domenica è un vero e proprio scontro diretto: l’Empoli punta a riprendere in classifica una diretta avversaria e le chance per fare bene ci sono tutte. L’assenza di Mchedlidze, che molto probabilmente non sarà disponibile nemmeno per questo turno, peserà in attacco: con i suoi 5 gol segnati sino a ora il georgiano si era dimostrato tra i più in forma, e i più decisivi, di questo Empoli.

Giorgio Galimberti