L’ex tecnico azzurro, Gigi Cagni, ha parlato alla vigilia della sfida con la Lazio ai microfoni di Radio Olimpia. «Mi divertii molto in quella prima annata. Giocavo con tre punte e una mezzapunta. Vannucchi, ragazzo eccezionale in quella squadra. Ho avuto la fortuna di averlo a Salerno quando aveva 20 anni. Una delle mezzepunte più forti mai viste, ma aveva bisogno di stare tranquillo. Con lui, Saudati, Almiron e Buscè mi sono divertito. C’era un diciannovenne Eder arrivato dal Brasile. Fisicamente non era ancora pronto per fare tutta la fascia».
Si prosegue poi con l’attualità: «I toscani sono molto giovani con un portiere, Skorupski è molto forte. Nell’ottica di un campionato così strano diventa anche semplice giocare con quelle tre lì sotto. Sono comunque una squadra molto organizzata, che però manca di freddezza negli ultimi sedici metri. Maccarone resta un calciatore importante ma l’età di fa sentire anche per lui. Michelidze l’ho preso io. Quando lo vidi aveva 16 anni e aveva lo stesso fisico di oggi. Fisico gigantesco e mancino strepitoso, poteva già giocare con la prima squadra. Il suo problema è stata la rottura del ginocchio. Lui ha voluto ritornare in Nazionale prima di giocare bene, si è rifatto male, e tutto ciò ha influito tantissimo. Mi sembra che adesso sia limitato dal timore in certi movimenti».