Giovanni Martusciello (foto Empolichannel.it)


Il tecnico azzurro Giovanni Martusciello ha parlato alla vigilia della sfida con l’Udinese. “Chiaramente l’obiettivo è quello di dare continuità alle prestazioni e ai risultati. Ci sono delle difficoltà come in tutte le partite che affrontiamo, sarà molto diversa rispetto a quella contro la Sampdoria. L’Udinese ha sistema di gioco completamente differente. Dovremo avere un grande impatto sulla partita, va affrontata nel modo giusto. E i margini di miglioramento sono tanti”.

La rivalsa. “Rispetto all’andata è passato un girone. Richiamare quella partita diventa difficile, noi dobbiamo pensare a quello che la sfida ci propone. L’Udinese è una squadra in salute”.

Pucciarelli. “Sta trovando poco spazio perchè ha avuto un problema fisico, adesso deve ritrovare la forma migliore per tornare ad essere il giocatore che è. E’ stata una scelta forzata, ma lo vedo in crescita e vedremo se domani sarà il caso di inserirlo”.

L’Udinese. “Dal punto di vista della fisicità è una delle più attrezzata. Dovremo giocare con intelligenza e serenità, perchè loro sanno chiudersi e ripartire. Sono cambiati molto rispetto all’andata, i risultati sono figli di questo nuovo corso”.

L’assenza di Diousse. “Non cambierà il nostro atteggiamento. Buchel si allena da 20 giorni in questa posizione, ho fatto una scelta in questo senso per migliorare le sue reazioni. Jose Mauri può fare anche quello, ma è cresciuto anche come interno. C’è un ballottaggio, staremo a vedere”.

Del Neri a Empoli. “L’ho avuto poco sul campo, perchè ero infortunato e rientrai poco prima che andasse via. L’ho affrontato negli anni, ci ho parlato spesso. E’ un allenatore che ha portato innovazione nel calcio, i suoi principi sono stati imitati per un lungo periodo. Il suo Chievo era una macchina perfetta”.

Thiam. “Giocatore esplosivo e veloce, ora deve entrare nei nostri meccanismi. Questo non si acquisisce in poco tempo, ma sta lavorando bene”.

La classifica. “Non siamo tranquilli e l’esempio è la Juventus: aveva 8 punti di vantaggio e adesso ne ha solo 1. Sì, ha una partita in meno, ma questo è un campionato dove sentirsi tranquilli può essere un rischio. Noi abbiamo dei limiti, li possiamo mascherare solo con umiltà e sacrificio”.

La crescita. “La evidenzio in quelli che stanno giocando meno. Chi ha poco spazio sta spingendo e questo ci porta ad alzare l’asticella. Per esperienza ho capito che le gioie sono state determinate da questo. Se ci sono giocatori che vogliono mettere in difficoltà l’allenatore è sempre positivo”.

Il mercato. “Non mi interessano le soluzioni in entrata, mi dispiace solo quando i giocatori chiedono di andar via. Il mercato lo fanno i dirigenti, anche se ovviamente sono i primi a mettermi al corrente dei rinforzi che possiamo fare. Ma io sono contento della squadra che ho a disposizione”.

La difesa. “C’è sempre da migliorare. Dobbiamo avere le reazioni giuste quando si verificano situazioni nuove: domenica scorsa, a Genova, questo è capitato e noi siamo stati bravi a lavorarci sopra. Ma la solidità è merito della squadra, non solo di un reparto. Dobbiamo migliorare nella finalizzazione”.