Marcello Carli (foto gonews.it - empolichannel.it)


Il direttore generale azzurro, Marcello Carli, ha parlato questa mattina sulle pagine del Tirreno. Si comincia dagli infortuni.  «Ne stiamo parlando – ammette – c’è sicuramente una componente di casualità ma non si può far finta di ignorare certi numeri. Abbiamo avuto più infortuni del solito, almeno rispetto agli ultimi anni, e stiamo cercando di affrontare il problema». Già, ma come? «Sarà lo staff tecnico, insieme a quello medico, a dover dare delle risposte. Io non ho le competenze. Però posso dirvi che c’è già stato un incontro in questo senso. Sono stati analizzati tutti i dati, anche quelli raccolti con i Gps durante gli allenamenti consumati da luglio all’altro ieri. È stato anche analizzato il fatto che la difesa sia stato il reparto più tartassato. Credo che ci sarà più attenzione allavoro di prevenzione. E sono sicuro, però, che la soluzione è già stata trovata perché ho la massima fiducia nelle persone che lavorano nell’Empoli».

Si parla anche di Gilardino. «Per noi Gilardino è stato un colpo importante – ricorda Carli – ma non ho difficoltà ad ammettere che non sta rendendo come ci aspettavamo. Non dico che sia colpa del ragazzo, anche perché sicuramente ci sarà un concorso di responsabilità che investe tutti noi, ma è chiaro che ci aspettiamo di più dalui come da altri giocatori importanti. Penso a Saponara e Pucciarelli, che abbiamo tenuto facendo sacrifici. Se vogliamo salvarci abbiamo bisogno di un rendimento più costante da parte loro. Detto questo, al di là dei nomi, io dal 29 dicembre in poi voglio solo giocatori che credono fortemente nell’Empoli e che sono disposti a tutto per conquistare la salvezza. Chi ci sta è con noi, chi non ci sta può andare. E aggiungo che Gilardino finora ha avuto un comportamento esemplare sotto il profilo professionale e umano. Non ci ha mai chiesto o fatto capire di volercilasciare. Se così farà ci penseremo»