L’attaccante dell’Empoli, Manuel Pucciarelli, è stato questa sera, giovedì 15 dicembre, l’ospite della trasmissione ‘Incontro Azzurro’. Ai microfoni di Radio Lady il centravanti ha parlato delle sue condizioni fisiche dopo l’ultimo infortunio che lo aveva tenuto fuori dal campo per alcune giornate.

Adesso sei un senatore:“Sono qui da 15 anni. Sono almeno sei anni che gioco in prima squadra quindi posso essere chiamato così”.

Sulle condizioni fisiche: “Ora sto meglio, ho fatto tanti allenamenti per recuperare ed essere pronto per le ultime partite prima della sosta. Oggi ho fatto gli ultimi test e le risposte sono state buone: spero di esserci per sabato contro il Cagliari”.

Come hai vissuto questo periodo?Da fuori c’è ancora più tensione. Era tanto che non vivevo quell’emozione avendo fatto giocato quasi sempre da due anni a questa parte. Mi ha fatto tante male soprattutto star fuori in questo momento”.

Quando conta la sfida contro il Cagliari? “Fare risultato sabato vorrebbe dire tanto, perché poi abbiamo la trasferta di Bergamo martedì. Fare punti in queste gare permetterebbe di trascorrere un Natale tranquillo”.

Sui pochi gol segnati: “Stiamo lavorando per tornare a fare quello che abbiamo fatto in questi anni. Vogliamo tornare subito a essere decisivi e importanti: la salvezza passa da quello. Le partite si vincono e si perdono in 11. Non guardo agli errori dei miei compagni, perché tutti dobbiamo fare di più e farlo meglio”.

Sul gruppetto delle quattro in fondo: “Io guardo le squadre che stanno davanti in classifica, il nostro obiettivo dev’essere quello di raggiungerle. Poi siamo fortunati che altre tre squadre siano sotto, ma noi non dobbiamo guardarle”.

L’ambiente azzurro è prigioniero del recente passato? “Potrebbe essere una delle cose fondamentali. Abbiamo fatto degli anni stupendi dove abbiamo dato e dimostrato tanto. Quel ricordo è rimasto, ma quest’anno non è come gli altri e per salvarci dovremmo fare sicuramente più fatica”.

Anche tra i professionisti c’è il senso di rivalsa? “Certe partite non si scordano: ricordo lo 0-4 di due anni. Una piccola rivincita ce la siamo presa all’ultimo minuto nel girone di ritorno, ma vogliamo rifarci in casa. Ho già parlato coi compagni che c’era anche quell’anno e vogliamo rifarci. Vincendo sabato poi possiamo riprenderci un po’ affrontando le altre partite con un altro spirito”.

Il ricordo più bello qui a Empoli di quando eri giovane? “Le finali scudetto Primavera. Quelli sono stati gli anni più vicini che ricordo meglio. Ho rivisto Ettore Donati e mi ha fatto piacere: lui è stato molto importante per la mia crescita”.

Su Maurizio Sarri: “E’ stato molto importante per me, mi ha fatto esordire lui in Serie A. Tutt’ora facciamo certe cose che a Empoli le ha portate lui. Sono contento che adesso possa disputare queste sfide in certi palcoscenici”.

Quest’Empoli è una squadra ancora più giovane: “Sento anche io più responsabilità. Per queste cose non mi sono mai tirato indietro ed è anche una soddisfazione personale. Sono qua da quando ero un bambino e sognavo proprio di giocare in prima squadra contro ragazzi che vedevo in televisione“.

Cosa c’è di diverso in questo campionato? “Gli altri anni vedevo che a volte gli avversarsi ci snobbavano. Quest’anno non è assolutamente così: ci conoscono molto bene e non mollano un centimetro contro di noi”.

L’Empoli dove può crescere? “Un risultato potrebbe farci tornare un po’ di più in noi. Bastava avere qualche punto in più e oggi avremmo pensato in un altro modo”.

In fondo è un campionato a quattro? “Fare punti sarebbe ottimo per recuperare su qualche squadra che fino a ora ha fatto meglio di noi. La qualità della squadra c’è e secondo me la faremo anche vedere. Per ora del gruppetto in fondo siamo primi e questo deve farci stare positivi e tranquilli”.

Come hai vissuto il mercato? “C’è stata qualche richiesta in più, ma non mi ha dato fastidio. Fa piacere quando ti richiedono altre squadre perché vuol dire che stai facendo bene. Già avevo parlato col presidente e quest’anno avevo in mente di rimanere qua. Non ho mai pensato di andare via”.