L’Empoli porta a casa un punto dalla trasferta di Bologna nonostante la prestazione non sia stata delle migliori. Nella ripresa del match di ieri la squadra di Martusciello ha badato poco alla fase offensiva, difendendo con le unghie e coi denti uno 0-0 che smuove comunque la classifica dopo tre sconfitte consecutive.
Questo campionato però ha ormai messo in luce che qualcosa nella squadra azzurra sia cambiato. Tenere la linea difensiva altissima e giocare nella metà campo avversaria non è più semplice come negli anni passati e ogni errore in fase di impostazione costringe tutta la squadra ad arretrare per difendersi.
E’ la classica coperta corta: agli azzurri venivano detto che segnavano troppo poco e quando hanno cominciato a provarci con più insistenza sono arrivate anche tante reti subite.
Per coprirsi al meglio gli azzurri fanno però fatica ad attaccare e questo spiega il dato di squadra che ha effettuato il minor numero di tiri in posta in questo campionato. Ieri le conclusioni sono state due, una per tempo: una bella conclusione di Maccarone deviata da Mirante e un colpo di testa di Costa su calcio d’angolo.
Soprattutto perché il Bologna, squadra molto giovane e rinnovata, non ha dimostrato grande qualità né spunti di gioco decisivi. Le migliori occasioni dei rossoblu sono nate proprio da errori degli azzurri che hanno spianato la strada ai contropiedi avversari.
In estate l’Empoli ha perso delle qualità importanti soprattutto a centrocampo e certe trame di gioco non nascono più con la solita naturalezza. Nonostante questo però la lotta salvezza è apertissima e il punto conquistato ieri diventa molto importante.
Adesso la partita contro il Cagliari tra le mura amiche diventa un bivio importante. La vittoria è un risultato che cambierebbe più di una carta in tavola e regalerebbe fiducia e morale a una squadra che in questo momento ha bisogno di scrollarsi di dosso le preoccupazioni.
Giorgio Galimberti