(foto Empolichannel.it)


Giovanni Martusciello ha presentato la sfida di Pescara. “E’ una partita importante, ma va considerata come le altre. La posta in palio è notevole, ci troviamo nelle stesse posizioni di classifica e dobbiamo affrontarla nel modo giusto. Dobbiamo esaltare i loro difetti e nascondere i nostri. Sarà una sfida delicata, loro la interpreteranno con furore agonistico e noi non dovremo essere da meno. Crocevia? Per noi no, forse lo è più per loro”.

Il Pescara. “Ci sono delle analogie con noi. Per caratteristiche tecniche e fisiche vogliono giocare a calcio. A Milano non meritavano di perdere. Così come succede a noi la classifica ti determina una situazione in cui sei più triste e cupo. Non hai la gioia di giocare e certe cose vengono meno, ma hanno giocatori forti e possono mettere tutti in difficoltà”.

La Roma. “Ci ha dato tanto. Le risposte che ho avuto in settimana sono state diverse. Il risultato e la prestazione hanno spazzato via un po’ di tristezza. La nostra è una squadra che deve essere sollecitata in positivo”.

La gara. “Dipende da come la interpreteremo. Se noi ci metteremo dentro la voglia di faticare, sapendo che nessuno ci regala niente, possiamo fare una bella partita. Loro ci assomigliano, ma non so se sarà un vantaggio”.

Il gioco. “Se vado ad analizzare le prime undici partite abbiamo avuto un’interruzione dalla gara con la Juventus. Abbiamo perso un pizzico di autostima. Domenica scorsa, ma anche contro il Napoli, ho rivisto la voglia di creare e di giocare. Ma dobbiamo essere più incisivi, non possiamo accettare che abbiamo fatto solo due gol. Ci fa male, dobbiamo fare qualcosa di più”.

I dubbi. “Ho le idee chiare, ma non vi dico la formazione. Ne parlerò con i giocatori. Jose Mauri? Ha un’infiammazione forte al calcagno dove ha preso un forte colpo. Non verrà con noi”.

Diousse. “Ti garantisce fisicità e qualità nella trasmissione del pallone. Si allena da tre anni con la prima squadra. Un anno fa, all’inizio, era quello che ci offriva le maggiori garanzie, poi è stato preso dalla forte responsabilità come spesso succede ai giovani. Adesso sta crescendo, è affidabile, ma stiamo sempre parlando un un ’97. Spero che abbia più continuità”.

Mauri. “La mia volontà era quella di vederlo anche come interno, ma la sua condizione fisica non era ottimale. Può farlo benissimo, staremo a vedere. In settimana l’ho provato mezzala, l’idea c’è”.

I titolari. “Tutti devono essere da esempio, perchè il posto sicuro ce l’hanno in pochi. In questo dobbiamo guardare quello che fa Maccarone: è la storia dell’Empoli, ma quando non parte dall’inizio ed entra nella ripresa ci mette sempre tutto sé stesso. E’ la strada da seguire”.

L’ambiente. “Loro la considerano una finale, noi non dovremo essere da meno. Non bisogna giocare di tacco e punta, ma come con la Roma”.