Riccardo Saponara negli studio di Radio Lady


Riccardo Saponara è stato ospiti negli studi di Radio Lady il 20 ottobre durante il tradizionale appuntamento del giovedì con Incontro Azzurro – L’Empoli in Diretta.

Che gara contro il Chievo: “Secondo me non è uno scontro diretto. I clivensi propongono un calcio prolifico e di sostanza. Possono metterci in grande difficoltà soprattutto in casa nostra: hanno armi che possono essere molto pungenti contro il nostro gioco. Non è sicuramente un crocevia, ma sarà una partita in cui i punti andranno fatti: dopo siamo attesi dalle difficili partite contro Roma e Napoli”.

Una squadra tosta:E’ un avversario che vuole giocare di più e si apre di più per farlo. Questo può andare a nostro favore“.

C’è rammarico per non aver vinto contro il Genoa? “Vogliamo ripartire dal buon calcio proposto nel primo tempo. Avevamo anche nascosto la forza del Genoa col nostro atteggiamento, ma quando sono rimasti in dieci non siamo riusciti a far la partita nostra – prosegue il trequartista – Loro si sono chiusi aspettandoci in 9 dietro la linea della palla. Un po’ di rammarico c’è, sappiamo che potevamo fare molto di più nella spinta e nell’atteggiamento“.

Sei soddisfatto della tua partita? “A metà: penso di aver fatto un buon primo tempo, nel secondo sono calato come tutta la squadra. So di poter crescere tanto e spero di farlo già da domenica”.

Ci sono tanti riflettori su di te: “Questo mi ha sempre galvanizzato. Mi dispiace solo che ogni tanto il giudizio sulla mia partita sia condizionato dalle aspettative su di me. Da tempo ho imparato a estranearmi dal contesto mediatico, perché rischia di complicare ancora di più una situazione già complicata per il gruppo”.

Danno fastidio anche a voi i pochi gol fatti? “Nel quotidiano non sta dando delle ripercussioni sul lavoro e sulla serenità. Sfido però ognuno dei miei compagni a dire di non essere rammaricato per questa statistiche. Non dobbiamo crearci degli alibi, io a Udine una delle tre occasioni avrei dovuto realizzarla. Non ci nascondiamo, i primi colpevoli siamo noi”.

Dopo il decimo posto è cambiato qualcosa mentalmente?L’aspetto mentale riguarda due campionati con una salvezza raggiunta in maniera più facile rispetto a quello che ci aspettavamo. Quest’anno stiamo affrontando una situazione diversa, con concreto bisogno di salvarsi e noi non eravamo mentalmente predisposti. Quando entreremo in quella mentalità riusciremo a tirar fuori le nostre doti tecniche”.

Le avversarie vi conoscono di più? “Se andiamo a rivedere le partite non abbiamo incontrato difficoltà di questo tipo. La Sampdoria di Giampaolo ci ha fatto la partita quasi a memoria, ma per il resto le abbiamo giocate a viso abbastanza aperto. Le contromisure una squadra avversaria le prende sempre e noi dobbiamo farlo di conseguenza. Anche secondo il mister ci siamo quasi e secondo me riusciremo a tornare al livello dell’anno scorso”.

E’ un Empoli che pensa più a difendersi?Non ho visto una propensione difensiva, se non riusciamo a tenere la linea più alta siamo costretti a difendere. Nelle piccole cose dobbiamo dare qualcosa in più, nel pressing come nella squadra molto corta. Sono quelle piccole cose che compongono il nostro modo di giocare e ci portano a creare le nostre occasioni da gol”.

A gennaio potrebbe cercati qualche squadra?Ormai ho capito come funziona il calciomercato, soprattutto sotto l’aspetto mediatico. Ero a Milano per un semplice incontro col mio entourage ed è stato fatto passare per una trattativa con l’Inter. Sono stato lassù e so che serve un livello diverso per stare a quei piani lì“.

Il gruppo è sempre forte:Siamo responsabilizzati, ma sul campo non siamo cupi e preoccupati. Oggi ci siamo allenati con grandissima intensità e ognuno ha dato il massimo. C’è sempre l’aspetto ludico che ci permetterà di tornare su“.

Giorgio Galimberti