
Dopo il pomeriggio di follia a Empoli e gli scontri tra pisani e bresciani, ecco il comunicato riassuntivo arrivato dalla Questura di Firenze:
Questo pomeriggio ad Empoli, durante le fasi di afflusso allo stadio cittadino per l’incontro calcistico “Pisa-Brescia”, un gruppo di pullman di tifosi bresciani (debitamente scortati dalla polizia) durante le fasi di avvicinamento allo stadio – a circa un chilometro dallo stesso – ha subito intorno alle ore 14.00 un improvviso attacco da parte di un centinaio di tifosi pisani – numerosi dei quali travisati – che dal bordo della strada si sono portati a ridosso del convoglio, bloccandolo.
L’immediato intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato l’innesco di una rissa con i tifosi del Brescia, una parte dei quali nel frattempo era sceso dai mezzi pronti a fronteggiarsi con gli “aggressori” (gran parte dei quali muniti di bastoni e di “oggetti contundenti”)
Questi ultimi – contrastati dalla polizia – nel ripetuto tentativo di andare a contatto con i bresciani, hanno iniziato un fitto lancio di oggetti, aggredendo gli stessi poliziotti fino a provocare il ferimento di tre agenti e di un funzionario di polizia (quest’ultimo ha riportato una ferito lacerocontusa sopra un occhio) oltre al danneggiamento di un’autovettura “di servizio” (infrangendone il parabrezza).
In esito all’azione di contrasto il gruppo degli aggressori è stato bloccato, mentre i tifosi bresciani sono stati accompagnati in sicurezza allo stadio a bordo dei pullman.
Sul luogo degli scontri sono stati sequestrati 12 mazze di metallo, plastica e legno, diversi ombrelli rotti durante le fasi dell’aggressione, una dozzina di artifizi fumogeni, pietre, cinture e felpe con cappuccio abbandonate sul posto.
92 tifosi pisani sono stati successivamente accompagnati a Firenze per essere identificati in sicurezza. Allo stadio di Empoli, intanto, durante l’intervallo circa 500 tifosi pisani sono infatti scesi dal loro settore manifestando l’intenzione di voler raggiungere l’altro gruppo distante oltre un chilometro.
L’immediato schieramento dei contingenti inquadrati li ha fatti però desistere da tale intento e riprendere posto nel loro settore.
Al termine delle operazioni sono stati identificati 92 componenti del gruppo, 8 dei quali arrestati con l’accusa di resistenza, danneggiamento e lesioni aggravate a pubblico ufficiale; per tutti gli altri scatterà invece una denuncia per i reati di resistenza e violenza in concorso a P.U.
A carico di tutti sono inoltre in corso le procedure di erogazione del provvedimento di DASPO.