
Ha fatto bene la sosta all’Empoli, tornato in campo ieri sera al Castellani contro il Crotone trovando oltre alla vittoria anche i primi punti del proprio campionato. Prima vittoria da allenatore per Martusciello che potrà così godere di uno spirito rinnovato nella squadra e nell’ambiente per preparare la prossima sfida contro il Torino.
Col Crotone serviva vincere e convincere e questo è quanto successo. Tranne il gol preso nel finale di tempo e i primi minuti della ripresa l’Empoli ha messo alle corde gli avversari per tutto il match. Unica vera chance quel tiro di Palladino da centro area, uscito di un niente, al terzo minuto del secondo tempo.
I segnali positivi sono arrivati sopratutto dalla difesa e dal centrocampo. I gol sono stati realizzati entrambi dai centrali Bellusci e Costa, tra i migliori in assoluto ieri sera, ma il piede magico che li ha serviti è quello del terzino Manuel Pasqual.
I calci piazzati non sono una novità nemmeno per Martusciello: Sarri puntava tantissimo su questi schemi e l’ischitano, apprezzandone l’efficacia, è riuscito a rimettere i suoi nelle condizioni di far male nelle situazioni da fermo.
L’attacco stenta e i gol arrivano solo dalla difesa? Sono le stesse critiche che venivano mosse all’Empoli di due anni fa, ma proprio quella squadra basò la sua salvezza sui calci piazzati (realizzando così 1/3 dei gol). E, proprio grazie alla ‘zuccata’ di Bellusci, gli azzurri sono riusciti anche a sbloccarsi dopo che contro Samp e Udinese la rete non era arrivata.
Le altre note positive sono in mezzo: il centrocampo, che aveva faticato nelle prime due gare, si è messo in grande spolvero. Tello è apparso completamente un altro giocatore rispetto a quello sostituito dopo 45 minuti contro la Sampdoria, mentre Jose Mauri ci ha messo davvero poco a integrarsi negli schemi azzurri.
In regia servivano qualità e personalità dopo l’addio di Paredes, doti che all’argentino di proprietà del Milan non mancano affatto. Anzi, visti alcuni problemi a centrocampo della squadra di Montella, viene quasi da chiedersi come mai sia stato mandato lontano da Milano…
Infine l’attacco: partendo da ciò che di buono si è visto ieri sera è da apprezzare la prova di Marilungo nel secondo tempo. Centravanti dinamico, non dissimile da Maccarone per caratteristiche, ha aiutato la squadra a rimanere alta e con un bel paio di dribbling ha anche fatto espellere Dussenne.
Big Mac e Pucciarelli, i titolari dal primo minuto, hanno fatto un po più di fatica: tante le ‘pedate’ prese dal capitano, mentre El Nino non è riuscito ad accendersi con uno dei suoi spunti. Stesso discorso per Saponara che, pur ingabbiato, ha peccato di egoismo nel finale di gara incaponendosi in qualche dribbling di troppo. Se l’Empoli non ha chiuso prima il discorso contro il Crotone, sotto di un uomo e con gli spazi apertissimi, realizzando la terza rete il motivo è anche questo.
Come ha detto Martusciello però era necessaria la prestazione (che c’è stata) arrivata insieme alla prima vittoria (che serviva): miglior medicina per rilanciarsi subito nella corsa salvezza non poteva esserci per l’Empoli.
Giorgio Galimberti