(foto Empolichannel.it)


Il tecnico azzurro Giovanni Martusciello ha parlato alla vigilia del match col Crotone. “La vittoria è sempre la medicina migliore quando vieni da risultati negativi, però va ricercata con sentimento, voglia e tranquillità. Non dobbiamo metterci l’esasperazione, perchè negli anni ci ha fatto male. Noi ci stiamo preparando bene, veniamo da due risultati negativi ma non da prestazioni sottotono. Questo ci deve far capire che il risultato passa da una prova di squadra”.

La formazione. “Skorupski sta bene e gioca, ma senza nulla togliere a Pelagotti che si è comportato benissimo. Vediamo come accetta questa condizione, perchè è tanto che non gioca. Io ho bisogno di gente con entusiasmo, lui può darci qualcosa in più. Jose Mauri? Sono situazioni su cui sto cercando di riflettere bene, dobbiamo capire la sua utilità tattica. Ha ancora una conoscenza ancora approssimativa, tocca a me fargli capire cosa serve”.

Il Crotone. “Mi aspetto una squadra che viene qui per vincere. Loro hanno un organico importante, sono una squadra di serie A. Non dobbiamo andare dietro al nome, ma sono convinto che i miei non ragioneranno così. Dobbiamo mettere dentro quello che finora abbiamo fatto solo a tratti, cioè grinta e voglia. Nella squadra rivedo le mie partite, l’organizzazione è fondamentale”.

Mister Nicola. “Mi porta indietro al 2000 quando eravamo a Genova insieme. Vivevamo tutti e due a Arenzano. E’ un ragazzo straordinario sotto tutti i punti di vista e lo dimostra anche dal modo in cui sta in panchina. Sono contento di ritrovarlo e salutarlo, ma anche di sfidarlo”.

Lo scetticismo. “E’ il tempo che determina queste cose. L’Empoli è in serie A per il terzo anno e questo fa pensare che per noi sia tutto più facile, come ad esempio battere il Crotone. Ma loro, nelle ultime due partite, non meritavano di perdere. Sarà un campionato complicato, se togliamo l’energia e l’entusiasmo di esserci di cosa dobbiamo gioire? Io questo ce l’ho addosso, mi isolo dai commenti esterni”.

Costa e Pasqual. “Stanno bene, vedremo cosa mi risponderanno quando gli chiederò di giocare”.

Dopo Udine. “Abbiamo passato dieci giorni di riflessione e questo ci ha fatto bene. Ero arrabbiato per l’espulsione di Laurini perchè mi piace perdere in 11 contro 11 anzichè in inferiorità numerica, ma non abbiamo perso per questo e io non ho cercato alibi. Loro sono stati più bravi e stop”.