
Il direttore generale azzurro Marcello Carli ha parlato a margine della chiusura del mercato. “Sono abbastanza stanco, per fortuna è finita. Un mercato che dura due o tre mesi ha poco senso, ci troviamo sempre all’ultimo giorno. Chi fa le trattative dice sempre che ha raggiunto gli obiettivi, i miei voti erano bassi anche a scuola e quindi credo che per la critica sia così anche stavolta. L’Empoli si priva di giocatori affermati e ne prende altri che si devono affermare, questo fa parte del gioco. Dobbiamo saperlo accettare, questa è la nostra realtà. Per la prima volta, però, abbiamo messo anche qualche certezza in più e molta qualità. Siamo convinti di avere giovani forti e solo uno è in prestito”.
La squadra. “Se pensassi che l’Empoli non può giocarsi la salvezza non verrei qui a metterci la faccia. Chi parte sconfitto non può fare questo lavoro. Ho parlato coi ragazzi: il primo punto è che noi tutti ci scordiamo gli ultimi quattro anni. Fanno parte dei ricordi, ma professionalmente non ci servono. Dobbiamo guardare avanti per restare ancora nella massima categoria, su questo non possiamo avere dubbi”.
Le partite. “Le prime due giornate non hanno cambiato il nostro modo di pensare. Con l’allenatore ci vediamo e ci sentiamo tutti i giorni, sappiamo quello che possiamo fare e siamo tutti coinvolti. Abbiamo avuto delle idee e le abbiamo portate avanti, siamo contenti dei ragazzi che abbiamo. Se non fosse arrivato Jose Mauri non sarebbe arrivato nessun altro: lui era l’unico che per caratteristiche e voglia poteva darci una mano. Siamo stati felici e abbiamo anche ringraziato il Milan”.
Paredes. “C’è stato un discorso. Io lo prenderei anche domattina, è un ragazzo straordinario. A un certo punto sembrava si potesse fare, ma non è stato così. Non era una mancanza di rispetto per i nostri, ma per quello che valeva lui”.
Tchanturia. “Sembrava che si potesse fare con una squadra ungherese, ma non ci sono stati i tempi. Veniva da un momento di difficoltà fisica, ci devo ancora parlare ma rimanere qui e fare un lavoro specifico può fargli bene. Partire a gennaio sarà probabilmente anche meglio”.
Udine. “Quando si perde, si perde. Non voglio attaccarmi alla sfortuna. Con la Sampdoria abbiamo trovato un avversario forte, con l’Udinese non ho visto disastri. Abbiamo anche sbagliato tante palle gol. Quello che dissi la settimana scorsa, e che ribadisco adesso, è che dobbiamo portare entusiasmo e voglia di fare ancor prima che giocatori. Il fatto è che si cercano subito le problematiche ancor prima che gli aspetti positivi: questo ci deve galvanizzare. Dobbiamo ritrovare la straordinarietà della serie A”.
Bittante. “Non siamo riusciti a valorizzarlo, dobbiamo essere onesti. Lui viveva male il fatto di essere un’alternativa, ma sono io che me ne assumo le responsabilità. Non potevamo essere rigidi, dovevamo accontentarlo”.
Saponara e Pucciarelli. “Non è stato difficile trattenerli, avevamo le nostre idee. Per noi era difficile immaginare un Empoli che tenta l’impresa senza questi due giocatori. Il rischio c’è stato, perchè sono arrivate richieste importanti: non era tanto per noi, quanto per i ragazzi. Anni fa qualcuno rimase, ma senza convinzione: è dura trattenere chi è scontento, ma la fortuna è stata quella di trovare persone disposte a confermarsi qui”.
Jose Mauri. “Avevo parlato con lui già prima. Lui aveva la possibilità di andare a Bologna dove ritrovava l’allenatore che lo aveva lanciato. Loro erano partiti prima, ma dovevano fare delle cessioni. Ci sono voluti due giorni, decisiva è stata la fermezza di Galliani. Ringraziamo lui e il giocatore, che è venuto con entusiasmo”.
Le avversarie. “Sono realista: il primo anno di serie A chi pensava di mettersi tre squadre dietro? Nessuno lo sapeva. Ma avevamo talmente tanta voglia e entusiasmo che ci abbiamo provato. Andare via da vincitore è semplice: io non l’ho fatto perchè sono convinto che ce la possiamo giocare. Dobbiamo poter sognare come abbiamo fatto negli anni, ma non sento la giusta alchimia ed è questo che dobbiamo ritrovare”.
I lavori al Sussidiario. “Non volevamo assolutamente impedire ai nostri tifosi di vedere l’allenamento coprendo la recinzione, anzi. Stiamo lavorando per aprire la zona dalla parte opposta dove erano le vecchie tribune. E’ un disagio temporaneo, perchè di là sarà ancora più confortevole”.