Marco Bertelli, responsabile del settore giovanile dell'Empoli (foto Empolichannel.it)


Tanti cambiamenti nello staff tecnico del settore giovanile dell’Empoli. A parlarne è il responsabile del settore giovanile azzurro, Marco Bertelli.

Dal nuovo preparatore dei portieri, Emiliano Betti che sostituisce Fattori, passato in Federazione, a Birindelli, un ex Empoli, nuovo allenatore degli Allievi al posto di Bigica.

Tommaso Dalle Donne è invece il nuovo responsabile tecnico delle affiliazioni. Tra le conferme c’è Antonio Buscè, ancora sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali.

L’addio di Bigica?Con Bigica ci siamo confrontati a fine anno sulle scelte tecniche: io avrei preferito che rimanesse negli allievi,  lui invece ha preferito andarsene. Le mie scelte sono sempre in funzione dell’Empoli. Il percorso del settore del giovanile deve essere visto come unitario e condiviso: ritengo che gli Allievi Nazionali siano una categoria importantissima. Quando porti dentro allenatori di un certo livello è chiaro che hanno grandi aspettative, ma tutte le categorie giovanili sono importanti“.

Ai saluti anche Mutarelli, arriva Dal Canto:Ringrazio anche Massimo – dice Bertelli – ma quando c’è stata l’occasione di prendere Dal Canto non ho voluto farmela sfuggire. Quando si hanno allenatori ambiziosi si può anche andare incontro a scelte dolorose.I risultati della Primavera di quest’anno sono stati buoni, dispiacere per Mutarelli. Dal Canto ci può dare ancora più qualità“.

Sulla scelta di Birindelli:Dopo la rescissione di Bigica ho dovuto trovare un allenatore giusto per le nostre idee. Confrontandomi con Birindelli, ben deciso a tornare sul campo come tecnico, ho trovato la persona e le idee giuste per proseguire nel lavoro. Conosce benissimo l’ambiente Empoli e ha qualità umane di un certo livello. Umiltà, lavoro e volare bassi per migliorare ancora le nostre caratteristiche“.

L’obiettivo per Bertelli è: “che ogni allenatore entri nella mentalità di rimanere tanto tempo nella stessa categoria. Chiaramente questo si va a scontrare con l’ambizione dei tecnici che, quando sono validi, vogliono sicuramente fare progressi nella propria carriera personale. Dalla prima squadra alle giovanili l’idea è quella: fare e proporre gioco. Il nostro successo non è vincere un titolo, ma è quello di creare giocatori“.

Sulla Primavera:Grandi movimenti in entrata non ce ne saranno. L’anno scorso è stato fatto un ottimo torneo e il prossimo anno la squadra sarà ancora più giovane. A breve cambierà anche la formula della competizione: col ranking delle squadre, novità condivisa da tutti i responsabili dei settori giovanili, non sarà più l’area geografica a determinare i gironi“.

Tante richieste per i gioiellini azzurri:Giacomel, Fantacci e Borghini hanno richieste per andare a giocare in Lega Pro. Picchi? Lui intanto è aggregato alla prima squadra, poi decideranno Marcello (Carli) e Pietro (Accardi)”.

Giocatori da cui prendere esempio? Ai nostri ragazzi dico sempre di prendere esempio dai giocatori della prima squadra. Rugani ad esempio arrivava sempre 40 minuti prima agli allenamenti e li terminava sempre più tardi. Altrimenti si può pensare a Maccarone, il capitano, che nonostante l’età è sempre integro fisicamente e mentalmente: per ottenere questo dietro c’è un grandissimo lavoro”.

Giorgio Galimberti