Dalla maglia azzurra dell’Empoli a quella della Nazionale. Martins Citadin Eder ha realizzato contro la Svezia la rete decisiva che vale la qualificazione dell’Italia alle fasi finali. E fu proprio l’Empoli, nel lontano 2005 a portarlo in Italia. Spola tra prima squadra e giovanili, condite anche da 5 presenze in Serie A nel 2006/2007, ma senza alcun gol.

Dopo l’esperienza al Frosinone, molto positiva, la stagione dell’exploit in azzurro. 27 gol in un solo campionato di Serie B (anche un poker contro la Salernitana) con la maglia dell’Empoli: reti che non bastarono agli azzurri a tornare in Serie A, ma fecero notare Eder a tutto mondo del calcio. Così così a Brescia e Cesena in Serie A, poi la conferma definitiva con la Sampdoria, prima del recente passaggio all’Inter.

IL POKER DI EDER CONTRO LA SALERNITANA


Dribbling secco al limite dell’area, difensori svedesi immobili e… palla piazzata perfettamente sul secondo palo. Di reti così, Eder ne ha regalate davvero tantissime, anche al Carlo Castellani quando incantava il popolo azzurro.

Conte ha puntato su di lui per questi Europei, schierandolo due volte titolare su due. Lui ha ripagato con due gare di sacrificio e con il gol decisivo. Nonostante le critiche, per una foto galeotta con la maglia brasiliani ai Mondiali, Eder ha dato tutto in campo per la Nazione che da più di dieci anni lo ha adottato e gli ha regalato il sogno di giocare nel calcio che conta.

Giorgio Galimberti