Giovanni Martusciello (foto Empolichannel.it)


Il rischio era quello di non rischiare“. Così, Giovanni Martusciello, ha sottolineato la sua decisione di diventare il nuovo allenatore dell’Empoli, sostituendo Giampaolo sulla panchina azzurra. “Oggi sono emozionato ed orgoglioso. Da ora in poi avrò tante difficoltà da affrontare, spero di riuscire a dare quello che sono. E’ l’unica promessa che posso fare“.

Nella sala stampa del Carlo Castellani, dedicata poco prima della conferenza al giornalista Antonio Bassi, il nuovo allenatore dell’Empoli, insieme al presidente Corsi, ha raccontato ha preso questa decisione: “L’idea era maturata nel tempo e quando mi è stata fatta questa proposta ho cominciato subito a pensare alla risposta“.

Martusciello conosce ormai da 20 anni l’ambiente Empoli e questo sicuramente lo aiuterà molto nel suo nuovo percorso. “In questi ultimi anni ho cercato di imparare tanto da Sarri e Giampaolo, che non voglio assolutamente scimmiottare – spiega il nuovo tecnico – ma mi hanno dato tantissimo sopratutto i collaboratori come Calzona, Sinatti e Bonomi. Io ho cercato di essere una spugna“.

Partire dalla massima categoria è un grosso rischio, ma Martusciello non ha timore: “Me la giocherò nel migliore dei modi. A Empoli ho capito che dagli errori e dalla pazienza si impara. I ragazzi devono sbagliare per crescere, ma noi siamo avvantaggiati in questo ambiente“.

Una scelta, come già spiegato nelle scorse settimane, che il presidente Corsi ha definito in linea con il metodo impiantato da Sarri e proseguito da Giampaolo. “Se avessimo preso un’allenatore dalla Serie B – spiega il numero uno dell’Empoli – avrebbe sposato la nostra filosofia, impiantando però piano piano le proprie idee“. Martusciello quindi garantisce: “Una continuità tecnico-tattica con il lavoro cominciato negli ultimi anni“.

La Serie A – conclude Corsi – è un patrimonio che l’Empoli vuole preservare“. Ma non sarà facile: “Abbiamo ricevuto tanti complimenti negli ultimi anni. Giovanni dovrà essere bravo a non farsi sopraffare da questo lavorando nel migliore dei modi“.

Giorgio Galimberti