Fabrizio Corsi e Marcello Carli (foto Empoli F.C.)


Fabrizio Corsi ha parlato a Radio Uno ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport. Questa la sua intervista ripresa da calciomercato.it. “Fiuto per gli allenatori? C’è anche fortuna, non solo fiuto. Il calcio purtroppo non è una scienza matematica. Sono orgoglioso del risultato straordinario di questa stagione perché ci davano tutti per spacciati dopo l’addio di Sarri, magari lo faranno anche l’anno prossimo. Ci sonoSpalletti e Sarri in cima alla classifica che si sono consacrati qui, quindi ho grande orgoglio per questa piccola città che sa creare grandi giocatori e allenatori. L’anno prossimo continueremo su questa linea e su questa idea di calcio. La nostra forza? La città, l’ambiente ed i nostri sportivi che sanno accettare le sconfitte e sanno che accettando le sconfitte poi arrivano le vittorie. Non ci sono pressioni, perdere sta nella normalità, da altre parti non se lo possono permettere e con orgoglio posso dire che adesso molti giovani vogliono venire ad Empoli”.

Corsi, poi, prosegue: “Giampaolo? Si è creato una grande immagine, ha prospettive in un club più importante, sa che si mette in gioco un’immagine ricreata. Noi abbiamo colto questa indecisione, sa che perderemo cinque giocatori e dovremo ripartire da giocatori da Serie B o che quest’anno hanno giocato poco. Probabilmente gli avremmo fatto una forzatura trattenendolo e non penso ci sia niente di peggio. Arriverà una panchina importante, mi auguro, e noi saremo i suoi primi tifosi. Saponara andrà via ed il trequartista più importante della Serie B (Caprari, ndr) dice che vuole venire all’Empoli per seguire le orme di Saponara. Succede anche con i bimbi, che prima prendevamo gli ‘scarti’, invece adesso tanti scelgono Empoli. Chi va all’Empoli ha più possibilità di chi va alla Fiorentina o all’Inter. Tonelli 4 anni fa fece un esordio molto negativo e noi al centro sportivo dicevamo che andava recuperato perché aveva grande prospettiva. Ora va in una squadra molto importante. Giampaolo da Milan? Il rischio del Milan è un rischio per tutti. E’ una persona che si sa adattare molto bene alle pressioni esterne, questa è una sua caratteristica. Lui si sa far scivolare addosso i problemi, si ripresenta sereno al campo dopo ogni risultato. Questo è un pregio, oltre a ogni lavoro tattico. Credo che sia un’idea di gioco che mi auguro di rivedere anche in altri allenatori in categorie inferiori e penso possa fare una nuova scuola. Martuscello? Probabilmente ripartiremo con lui. Ne parleremo i prossimi giorni, c’è da capire la convinzione di questa opportunità. Sappiamo innanzitutto che questa idea di gioco ci ha dato solidità ed esaltato diversi giocatori“.