Il centrocampista dell’Empoli, Daniele Croce, ha parlato del derby con la Fiorentina. “E’ una gara diversa dalle altre anche per l’aria che si respira in città, viene sentita in maniera diversa. Arriva anche a noi, ci teniamo in modo particolare. Vogliamo regalare una gioia al nostro pubblico anche in un momento in cui i risultati non stanno arrivando”.
Il momento. “La nostra forza è sempre stata quella di giocare, tramite la prestazione abbiamo sempre ottenuto i risultati. Loro sono molto forti dal punto di vista tecnico”.
L’andata. “Rispetto alla gara dell’andata avranno un atteggiamento un po’ più umile, vengono da un periodo negativo ma il livello di concentrazione sarà più elevato. La gara si deciderà sui particolari, anche loro proveranno a fare la partita. Chi terrà il pallino del gioco avrà la meglio”.
Il clima. “Il caldo è un’incognita, l’aspetto fisico conta tanto e in questi giorni, con temperature così elevate, la differenza si è sentita. Potrebbe essere un aspetto importante. I cambi di orari danno un po’ fastidio, soprattutto quello delle 12,30 ma ora il calcio è questo e non è un alibi. E’ così per tutti”.
La protesta dei tifosi viola. “Mi dispiacerebbe se non ci fosse un grande pubblico, il derby merita sempre una bella cornice. Ma non sta a me entrare nel merito di questa vicenda, posso dire che se ci saranno tanti tifosi viola sarà più emozionante”.
Il calo dei viola. “Non mi aspettavo il calo della Fiorentina, è una delle quattro o cinque più forti del campionato dal punto di vista tecnico. Forse si poteva prevedere che scendessero di qualche posizione, ma non che avessero problemi sul piano del gioco”.
Il problema del gol. “Che stiamo segnando meno è un dato di fatto, Maccarone ci ha dato tantissimo sia sul piano dei gol e delle prestazioni ma dobbiamo capire che non siamo dipendenti da lui. Però non credo che sia così, abbiamo ottime alternative”.
Il cammino azzurro. “I punti che abbiamo sono quelli che meritiamo. Se fossero stati distribuiti in maniera diversa saremmo stati più contenti. A volte abbiamo ottenuto vittorie col minimo sforzo, ora ci accade il contrario ma nell’arco di un campionato sono cose che succedono. Quando c’è entusiasmo viene tutto più naturale”.
Il futuro. “Penso che ci sia ancora l’Empoli. Se ci saranno i presupposti giusti vorrei rimanere il più possibile, mi sento parte di questo progetto e questo ambiente, mi trovo bene in città e non immagino un futuro altrove”