Marco Giampaolo, tecnico dell’Empoli, ha commentato il pareggio maturato al Castellani contro il Palermo ai microfoni di Radio Lady: “Oggi abbiamo avuto difficoltà sul piano tattico a trovare spazi. Il Palermo ci ha praticamente concesso la metà campo. Non mandavano nemmeno attaccanti in pressione sui difensori creando grandissima densità a centrocampo. Per questo è stato così difficile trovare il varco giusto, il guizzo. Anche non aver subito gol sui contropiedi oggi credo sia una nota di merito”.
Manca l’intensità all’Empoli? “E’ figlia dell’atteggiamento anche della squadra avversaria. Loro ci hanno lasciato il pallino, facendoci giocare senza avere praticamente spazi. Abbiamo rischiato di essere prevedibili. L’aspetto psicologico non è meno importante. Loro sono venuti qui curando la fase difensiva e ripartendo. Sarebbe servita una giocata individuale o una palla giocata bene nello spazio”.
Bravo anche il Palermo a chiudere gli spazi: “In questa partita è andata così. Non siamo stati rapidi o veloci a saltare quel muro lì. Ritengo che questo ce lo abbia impedito il Palermo con la loro tattica. Paura di perdere? No, eravamo stanchi. L’ultimo cambio me lo ero tenuto fino in fondo per non correre rischi. A cercare spazi si spendono tante energie”.
Adesso tre giorni di riposo per rilassarsi: “Innanzitutto ci riposiamo mentalmente. Poi riprenderemo la preparazione in vista della Juventus. Cercheremo di rimettere tutti a posto dando continuità a chi si è allenato o ha giocato meno nell’ultimo periodo come Tonelli, che tornava dalla squalifica”.
Su Bittante: “Mi è piaciuto molto, è un classico terzino di fascia. Ha fatto bene oggi come tutte le volte che è entrato. Come Zambelli è un giocatore affidabile. Quest’oggi le sue caratteristiche rispetto a Laurini era più specifiche. Il francese? Non conosco l’entità dell’infortunio, so che è stato un problema muscolare”.
Sui fischi: “Penso che non abbiano apprezzato sul piano estetico la qualità del gioco. Credo che i meriti di questo siano da imputare anche all’atteggiamento dell’avversaria. Credo che comunque questo vada anche capito e concesso perché la squadra ha sempre voluto fare la partita”.