Vincenzo Montella (foto Empolichannel.it)


Non è la prima volta che, da tecnico avversario, torna a Empoli. Lo fece anche un anno fa con la Fiorentina e il risultato andò a suo vantaggio. Ma c’è da scommettere che per Vincenzo Montella, allenatore della Samp, mettere piede al Castellani rappresenta sempre un’emozione.

Dagli anni delle giovanili e della vita a casa di Ernestina ne è passata di acqua sotto i ponti, ma lui, l’Areoplanino, resta legatissimo ai colori azzurri. Qui è cresciuto calcisticamente, ha superato un grave infortunio ed è diventato uno degli attaccanti più forti degli ultimi 20 anni. All’Empoli lo lega anche e soprattutto l’amicizia col presidente Fabrizio Corsi: uno ha fatto il dirigente e poi il presidente, l’altro il giocatore e poi l’allenatore. Ma la loro crescita è andata di pari passo.

Montella torna dunque da avversario nel luogo che lo ha cullato. Fin da quando giocava e segnava si vedeva che il suo destino era quello di diventare allenatore. Un anno fa si giocava l’Europa con la Fiorentina, adesso la salvezza con la Samp.

E allora bentornato Vincenzino, Empoli non ti dimentica.