Ai microfoni di Radio Lady si è raccontato il difensore dell’Empoli, Andrea Costa. Durante il tradizionale appuntamento del giovedì di ‘Incontro Azzurro – l’Empoli in diretta‘ il centrale azzurro ha parlato del suo arrivo a Empoli.
Un momento non bellissimo per l’Empoli: “I risultati sono frutto di quello che facciamo. Veniamo da risultati non positivi e siamo sicuramente amareggiati“.
L’ultima partita vinta è stata l’ultima che hai giocato: “E’ stato sicuramente un caso. Abbiamo avuto un buon rullino di marcia per un discreto periodo. La nostra classifica è ancora ottima, un calo ci può stare. Ora dobbiamo svoltare e tornare a ottenere risultati importanti come qualche periodo fa“.
Contro il Genoa ci si è messa anche la sfortuna: “A me parlare di sfortuna non mi è mai piaciuto, così come non ho mai parlato di fortuna quando le cose sono andate meglio. Gli episodi nelle singole partite determinano tanto. Io guardo la partita nel suo complesso e vedo sempre una squadra che continua a giocare. Quando gireranno gli episodi i risultati torneranno“.
Qual’è la strada da percorrere adesso? “Il gioco è fondamentale, ci ha permesso di arrivare a 34 punti a metà del campionato. E’ un metodo di lavoro che ci ha permesso di essere apprezzati da tutto l’ambiente del calcio italiano“.
Troppi gol subiti: “Questa è una squadra giovane, ha ampissimi margini di miglioramento, e dobbiamo cercare di limitare i troppi gol che ultimamente subiamo. Credo sia un lavoro complessivo di squadra che torneremo a sfruttare al meglio“.
Contro la Samp per te non sarà una partita qualsiasi: “In blucerchiato ho vissuto 3 anni intensi ed emozionanti. E’ una piazza molto calda, ho lasciato tanti bei ricordi e tante persone che ricordo con affetto. Per me sarà una bella emozione e una bella partita“.
La Sampdoria adesso sta meglio e arriva da due vittorie: “Ha un grandissimo allenatore e un grandissimo organico. Uno su tutti è Antonio Cassano. E’ una squadra da tenere d’occhio. Io penso che se l’Empoli torna a fare l’Empoli, sotto ogni punto di vista, non abbiamo bisogno di guardare l’avversario“.
Che tipo è Antonio Cassano? “E’ un bel tipo. E’ una persona vera, genuina. E’ un personaggio pubblico importante. Quello che mi ha impressionato è che dice sempre quello che pensa. Tecnicamente? Ha qualità che hanno in pochi, forse quasi nessuno. Ha giocato nelle squadre europee più forti. Dobbiamo tenerlo d’occhio“.
Su Cosic, Ariaudo e Camporese.. “Hanno caratteristiche diverse. Cosic è quello che mi ha stupito di più: è molto veloce nei primi metri, poi è un bravissimo ragazzo che si è presentato in punta di piedi lavorando sempre in un certo modo anche quando non era protagonista“.
Ti senti un veterano di questo gruppo? “Ho esordito in C a 18 anni e in A a 22. Quando sono arrivato se non fosse stato per Croce e Maccarone pensavo di giocare in Primavera. E’ un gruppo giovane, che deve sicuramente crescere“.
La difesa dell’Empoli si dice sia diversa: “Nel senso che noi non guardiamo l’uomo, ma la zona. E’ strano da dire per un difensore, ma non credo sia meglio l’una o l’altra. Noi copriamo le zone dell’area, l’uomo viene marcato di conseguenza. Il concetto diverso è questo, rispetto magari a una squadra come il Genoa“.
E’ stato difficile a livello mentale fare questo passaggio? “Sì, perché devi cambiare completamente mentalità rispetto al modo di lavorare che avevi fino a quel momento. Non è stato facile, ma è stato molto bello“.
L’impatto con la città, rispetto a piazze di grandi città? “E’ diversa nell’approccio alle partite. A me piace molto, è un ambiente che piace tantissimo. Il calcio credo che sia questo: a Empoli il calcio è sport e così deve rimanere. Quando viene esasperato il tutto non mi è mai piaciuto. E’ un ambiente come quello di Parma lo scorso anno, però quando c’è la partita il calore lo senti eccome“.
A Parma sicuramente un anno particolare: “Né facile né bello. A un certo punto sapevo più di tribunali che di calcio. E’ stato sicuramente un anno particolare e non bello per quello che riguarda il calcio italiano. Purtroppo in Italia facciamo presto a dimenticare queste cose“.
Progetti futuri? “Sto molto bene qui, se mi tengono rimango volentieri (ride). Ho ancora due anni di contratto, non penso assolutamente ad altre cose. I risultati ottenuti qui sono una grande soddisfazione“.
La voglia di tornare in campo? “Tantissima, questa settimana sto meglio e se c’è la possibilità io sono a disposizione. Rimanere fuori è sempre particolare. Quando le cose non vanno bene vorresti sempre cercare di dare una mano. Adesso per fortuna mi alleno con regolarità“.
Contro la Sampdoria che partità sarà? “Una squadra molto simile alla nostra, provano a uscire col palleggio e sempre palla a terra. Mi auguro che possa essere una bella partita. Tornare ai tre punti? Dobbiamo cominciano a racimolarli, è troppo tempo che non li facciamo e credo che per il lavoro svolto non ce lo meritiamo“.