I tifosi azzurri durante la trasferta al San Paolo


Si è firmato semplicemente Enzo e sulla sua pagina Facebook avrebbe raccontato la trasferta dei tifosi dell’Empoli al San Paolo. La notizia è apparsa su uno dei tanti siti specializzati che seguono il Napoli (ed è stata subito ripresa dagli altri) e questo è il testo della lettera:

“Oggi per la prima volta mi ritiro da Napoli, senza i panni bruciati e senza essere sporco, oggi la Curva A era vuota per squalifica , è stata una fortuna ed una sfortuna. La fortuna è appunto come già detto mi ritiro come sono partito, ma è stata una sfortuna perchè, il San Polo era una bolgia , da fare paura, un urlo impressionante per tutta la gara. Hanno cantato prima , durante, nell’intervallo e dopo la partita , continuamente e con la stesa intensità, quindi non oso immaginare con la Curva A aperta e piena cosa potrebbe essere stato oggi . Seguo L’Empoli in casa e in trasferta da una vita . ma la trasferta più bella e “tesa” è sempre quella del San Paolo, è il settore ospiti che sembra sempre un inferno , quando inizi con ” Noi non siamo Napoletani ” e ti arriva in testa di tutto. L’unico stadio dove puoi andare anche in tanti ma il tuo coro non echeggerà mai nel loro stadio , la loro voce è sempre più intensa e la loro compattezza spaventa . Un tempo caricavano tutte le Domeniche , dovevi sempre preparati al peggio quando compravi quel biglietto con scritto ” settore ospiti ” stadio San Paolo! Quest’anno oltre il miglior tifo anche il miglior calcio , onore davvero a squadra e tifosi, siamo partiti poco fa per far ritorno nella nostra città e non stiamo parlando altro che di questa gente, della loro bellezza e mentalità. Onore alla Napoli Ultras, miglior tifoseria! Odio e rispetto”.

Una lettera che lascerebbe intuire il rispetto e l’ammirazione per il tifo napoletano (fin qui nulla di strano…) ma anche l’odio e la rivalità che ci sarebbero tra i supporters empolesi e quelli partenopei. Premesso che ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, sembra che il messaggio sia un ‘fake’, cioè un testo inventato che non ha niente a che vedere con gli sportivi azzurri presenti al San Paolo. La conferma arriva dal profilo Facebook ufficiale dei Desperados, che nel pomeriggio di ieri, lunedì, hanno pubblicato questa risposta…

Noi con questa lettera non ci entriamo niente e non conosciamo nessun Enzo. Il coro “noi non siamo napoletani” non lo facciamo. E’ vero comunque che abbiamo grandissimo rispetto per la tifoseria del Napoli e che vederla all’opera è uno spettacolo. Desperados Empoli.