Marcello Carli e Pietro Accardi (foto Empoli F.C.)


Il mercato di gennaio dell’Empoli si chiude con tre partenze e un arrivo. Due di queste (Ronaldo alla Salernitana e Dermaku al Pavia) sono servite per sfoltire la ‘rosa’, mentre il terzo e ultimo movimento ha visto l’addio di Federico Barba e il benvenuto a Lorenzo Ariaudo.

Se dovessimo dare un voto all’operato di Marcello Carli sarebbe sicuramente più che sufficiente: nessuno si aspettava grandi colpi perchè di grandi colpi, in fondo, non c’era bisogno. La dirigenza ha lavorato bene in estate, lo testimoniano i 32 punti in 22 partite: quando si fa bene a monte non serve correggere a valle e se qualcuno si aspettava un’operazione per alzare il livello della squadra e provare a correre sul serio per l’Europa, allora ha sbagliato la squadra per cui fare il tifo. Empoli non funziona così.

La bravura di Carli, semmai, è stata quella di trattenere tutti i pezzi pregiati. Il mercato di gennaio è stato quello dei grandi rifiuti: Roma e Napoli per Tonelli, Inter per Mario Rui, ancora Roma, Napoli e probabilmente Liverpool per Zielinski. Sul piatto c’erano un sacco di soldi e la salvezza a portata di mano poteva indurre i dirigenti a ‘fuggire’ col malloppo. Il fatto che non sia andata così testimonia la forza, anche e soprattutto economica, che l’Empoli ha acquisito negli ultimi due anni quando siede al tavolo delle trattative. Dietro alla scelta di non vendere adesso (il discorso riguarda anche Saponara) c’è poi la consapevolezza che il valore di certi giocatori, a giugno, non potrà che essere superiore: far sì che si scatenino delle aste andrebbe a tutto vantaggio del club del presidente Corsi.

Quanto all’operazione Barba-Ariaudo il voto non può che essere positivo. In attesa di capire se il nuovo acquisto potrà effettivamente dare una mano a Giampaolo, la partenza dell’ex Roma era probabilmente inevitabile. Il suo contratto scadeva nel 2017: dopo aver preso atto della volontà del giocatore di non rinnovare, quella della cessione era l’unica strada percorribile. Aver messo in piedi un’operazione da 4,5 milioni di euro è stato un bel colpo, mentre per quel che riguarda Ariaudo i giudizi andranno ovviamente posticipati a quando il neo arrivo ci avrà dimostrato di che pasta è fatto.

Non è però tutto oro quel che luccica e allora chiudiamo con quello che durante la sessione invernale non ha funzionato come i dirigenti volevano: l’Empoli ha provato fino all’ultimo ad anticipare i tempi per mettere le mani sui talenti del Pescara Lapadula e Caprari. L’obiettivo era ingaggiarli adesso e prenderli a giugno, ma le cifre erano troppo alte e quindi bisognerà aspettare la Juventus al termine della stagione. Quanto ad Antei, primo obiettivo per la difesa, era impossibile fare di più visto che il Sassuolo aveva deciso di non cederlo.