Marco Giampaolo (foto Empolichannel.it)


Marco Giampaolo ha parlato alla vigilia della sfida col Verona. “Per quella che è la nostra situazione è una partita importante. L’avversario ha cambiato allenatore e le motivazioni saranno alte: non è un caso che quando succede un avvicendamento arrivi una vittoria. Mi aspetto una gara complicata, la determinazione e la voglia di fare risultato dovranno fare la differenza. E’ una gara che significa molto”.

Il Verona. “Ha avuto tanti infortuni, quando diventi meno competitivo fai meno punti. I problemi li conoscono loro, per noi è difficile perchè ci troveremo di fronte a condizioni mentali e ambientali molto complicate. Qualche problema ce lo abbiamo, spero di poter sopperire insieme alla squadra alle defezioni”.

L’atteggiamento. “Non sappiamo come giocherà il Verona. Conosco e stimo moltissimo Del Neri, da lui ho imparato. Però non so se domani proporrà il suo spartito: ci siamo preparati aspettandoci due cose. Ma penso che la differenza la facciano le motivazioni”.

Del Neri. “E’ stato uno di quelli da cui ho preso spunti. L’ho seguito sia ai tempi del Chievo, ma anche dopo. Fa parte degli allenatori che insegnano calcio. In tanti si sono ispirati a lui”.

Croce. “Daniele è convocato, non giocherà ovviamente dall’inizio ma ha una condizione che non sappiamo quale sia ma qualcosa ha fatto e se ci sarà bisogno ci tornerà utile”.

Il centrocampo. “Col recupero di Croce abbiamo un giocatore in più e nel ruolo di interno potrebbe anche adattarsi Diousse. Paredes? Credo che abbia le caratteristiche fisiche e morfologiche per giocare davanti alla difesa, non ce lo siamo inventati a caso. Ma in emergenza potrebbe anche tornare a fare la mezzala”.

Scontro salvezza. “E’ assolutamente uno scontro diretto: abbiamo 18 punti e viviamo un buon momento, ma le differenze tra le squadre sono sempre più sottili. Non c’è niente di scontato. Incidono le motivazioni, l’approccio e tante altre cose. Se non sei il Barcellona o il Bayern il risultato non è mai scritto. Noi possiamo anche perdere, è il modo che conta. Non possiamo permetterci il lusso di non considerare quella col Verona uno scontro salvezza”.

La testa. “Il Verona non è sereno, giocherà all’arma bianca perchè non è sereno. Potrebbe non essere lucido e se saremo bravi lo faremo diventare un vantaggio”.

Gli scontri diretti. “Non possiamo fare progetti o guardare troppo avanti, non dobbiamo scendere nel campo delle ipotesi. Pensiamo al Verona”.