Mario Rui (foto Empolichannel.it)


Mario Rui ha parlato nel pomeriggio di oggi, mercoledì. “Ero già tranquillo riguardo al rinnovo. Il mio procuratore stava parlando con la società da tempo, poi è chiaro che dovevamo pensare alle partite e quindi abbiamo deciso di aspettare un po’. A bocce ferme abbiamo firmato, ringrazio la società per lo sforzo che ha fatto anche negli anni”.

Le voci. “Leggo poco i giornali, ma qualcosa di troppo è stato detto. Da parte mia e della società non c’erano mai stati problemi, era tutto programmato”.

La crescita. “A Empoli sono cresciuto tantissimo, sono arrivato qui dallo Spezia dove non giocavo tantissimo. Qui ho avuto continuità, ho imparato molte cose. Mi hanno fatto crescere, spero di andare avanti così”.

Il futuro. “Non so se sarò un uomo mercato, magari questo contratto darà forza all’Empoli. Ma è tutto relativo, non abbiamo firmato pensando che poi dovranno vendermi”.

L’infortunio. “Ho una piccola contrattura, pensavo fosse più grave. Stavamo soffrendo quando mi sono fatto male, ho pensato che non ero al 100% ma qualcosa in termini numerici potevo fare. Alla fine è andato tutto bene”.

La Lazio. “Con la Lazio sarà importante, stiamo parlando di una grande squadra che verrà ad Empoli con la cattiveria e la rabbia giusta. Non sono in un momento facile, ma noi vogliamo fare punti”.

Lo spirito dei biancocelesti. “Verranno a Empoli molto carichi, hanno una grande squadra a disposizione. Avranno tanta voglia di fare risultato, dovremo essere bravi noi”.

Voglia di rivincita. “Abbiamo voglia di ritrovare la Lazio per dimostrare che non siamo quelli che hanno perso 4-0 all’Olimpico. Loro andavano forte e stavamo bene, speriamo che stavolta succeda il contrario”.

Sempre presente. “Mi sento un giocatore che cerca di dare un contributo alla squadra. In questo periodo sto giocando di più, ma questo è dovuto anche all’aiuto di altri miei compagni”.

La nazionale. “Spero nella nazionale, non so per quanto potrò ancora farlo. Dopo un anno e mezzo così non è ancora arrivata la chiamata, sinceramente non lo so ma rimane un sogno”.