Il gruppo consiliare FabricaComune per la Sinistra organizza un incontro pubblico per parlare della questione stadio e lancia l’allarme sui rischi della cementificazione della piana di Villanova. Assemblea pubblica nella saletta del palazzo delle esposizioni il 14 ottobre 2015 alle ore 21. Invitati la sindaca, l’Empoli calcio e la società di atletica.
“Sullo stadio bisognerebbe ragionare a mente libera” dice Dusca Bartoli Capogruppo di fabricaComune per la Sinistra. “Non da tifosi, perché se è giusto chiedere all’amministrazione di trattare, sarebbe altrettanto doveroso chiedere all’Empoli FC di impegnarsi di più per la costruzione dell’eventuale nuovo polo di atletica. L’Empoli su questo deve rassicurare. Non basta offrire delle cifre, bisogna assumere pienamente l’obiettivo della realizzazione di un impianti adeguato come vincolo per la realizzabilità di tutto il progetto. Adeguato poi non vuol dire faraonico. Bisogna aprire un confronto che però tenga congiunti la ristrutturazione dello stadio e la realizzazione dell’impianto di atletica.”
“Ma anche l’amministrazione deve avere la mente libera da altre problematiche che rischiano di inquinare il ragionamento” aggiunge la capogruppo. “Perché si parla di stadio ma pare che si stia parlando anche di molto altro. E questo lo si tiene sotto traccia. Si parla di urbanizzare una parte cospicua della piana di Villanova. Che a noi sembra un disegno in campo da tempo, senza che venga esplicitato. Dopo la sciagurata localizzazione del polo tecnologico, fatta al di fuori di ogni previsione urbanistica fino ad allora pensata, ci troviamo con una viabilità che scoppia e con la necessità quindi di intervenire. Ma laddove doveva provvedere il privato, ci troviamo un carico quasi esclusivo sulla collettività e quindi probabilmente si cerca di attingere ad altre risorse. E per invogliarle si arriva a promettere tutto ciò che serve per rendere remunerativo l’investimento. Superfici commerciali, direzionali e chissà cosa. Ma siamo sicuri che tutto questo serva alla città? Siamo sicuri che urbanizzare quell’area al di la dell’orme e della ferrovia, creando all’altro polo di, un altro centro commerciale e direzionale importante, sia la scelta giusta?” “A parte le ovvie considerazioni sull’ulteriore consumo di suolo e sulla cementificazione di terreno agricolo, che tipo di città abbiamo in mente? Con quali dimensioni, in quale rapporto con l’area e con Firenze? Vorremmo che queste problematiche , che secondo noi chiaramente stanno interferendo anche con la decisione sulla questione stadio, venissero discusse alla luce del sole. Con i cittadini.”
“A noi lo abbiamo già detto pare irrealistico pensare a due stadi per una cittadina come Empoli. Preoccupa che dietro ci sia l’idea di espansione urbana in un area che si salderebbe con l’area artigianale di Montelupo, ripercorrendo un modello sfrangiato e anonimo di urbanizzazione, che ricorda esempi non certo attraenti, come quelli della piana fiorentina e dell’Osmannoro. Aree senza identità, periferia per definizione. Invece un intervento non eccessivo di riqualificazione del Castellani potrebbe addirittura entrare in sinergia positiva col rilancio del centro, viste le distanze contenute. Se si riuscisse, unendo tutte le forze a realizzare un polo di atletica nell’area scolastica, potremmo davvero produrre un arricchimento per la città. Ma ci vuole prima di tutto la volontà dell’amministrazione.”
E siccome questa discussione sullo stadio ha coinvolto tutta la città, ma non ha ancora visto una sede collettiva di discussione, visto anche come è finita in consiglio la mozione delle opposizioni, abbiamo pensato di organizzare una serata pubblica a cui abbiamo invitato l’amministrazione, l’Empoli calcio e la società di atletica ed alla quale soprattutto invitiamo tutti i cittadini e le forze sociali della città, perché ci sembra che in gioco ci siano scelte significative per il nostro futuro e la discussione deve essere il più ampia possibile.