Vincent Laurini è stato ospite questa sera di ‘Incontro Azzurro – l’Empoli in Diretta‘ nel tradizionale appuntamento del giovedì dalle 19:10 alle 20:00 rigorosamente su Radio Lady. Ai microfoni della radio ufficiale dell’Empoli il terzino francese ha parlato del momento dell’Empoli e della sua storia che lo ha portato a vestire la maglia azzurra.
Qual’è lo stato d’animo della squadra? “Siamo abbastanza incazzati: sono arrivate due sconfitte che non ci meritavamo contro Atalanta e Frosinone. Stiamo lavorando tutti per preparare al meglio la sfida contro il Sassuolo di domenica. I neroverdi sono una squadra molto organizzata che gioca un bel calcio e che è sempre difficile da affrontare“.
Che cosa serve adesso all’Empoli? “La vittoria è importante per far muovere la classifica e per ridare morale a una squadra che arriva da un momento un po’ così. Quando arrivano le vittorie tutto è più facile, le cose ti vengono meglio“.
Cosa ha funzionato contro i friulani e cosa meno contro il Frosinone? “A Udine non ci siamo disuniti e continuando giocare abbiamo spinto fino al 95esimo e siamo riusciti a vincere. A Frosinone ci siamo invece disuniti dopo la prima rete: se non giochi di squadra è difficile portare a casa il risultato. Dobbiamo pensare tutti e 11 nello stesso modo, altrimenti è difficile“.
Cos’è successo a Frosinone? “Nei primi venti minuti abbiamo retto bene e dopo abbiamo anche avuto le occasioni per segnare: non ci siamo riusciti e l’abbiamo pagato. Il fallo di Dionisi? Quando un giocatore è davanti e quello dietro lo spinge è fallo. Pensavo fosse anche rosso diretto: se facevo gol non lo so, ma dopo si sarebbe giocata una partita diversa in 11 contro 10“.
Adesso c’è tensione nell’ambiente? “Sia in Serie A che in Eccellenza quando c’è tensione c’è tensione: bisogna essere bravi a farsela scivolare addosso. Il gruppo conta più che mai: dobbiamo far vedere che siamo uniti. C’è stata e ci sarà sempre coesione in questo gruppo fantastico. Ci manca un po’ di gente e sarà quindi utilizzato qualcuno che ha giocato meno, dobbiamo dare il tutti il 200%. Noi siamo l’Empoli di sempre e lo vogliamo dimostrare“.
La tua storia calcistica? “Sono nato nel nord-est della Francia, vicino al Lussemburgo e al Belgio. Dopo alcune divergenze col mio procuratore francese sono venuto in Italia. Avevo fatto un provino al Gubbio, in C2, ma non mi fecero il contratto. Alla fine del mercato non sapevo dove andare e quindi mi unii al Fossombrone che era lì vicino in Eccellenza – prosegue Laurini – Da lì ho fatto tutte le categorie fino alla Serie A. Poi sono andato al Carpi dove ho vissuto una tappa importante della mia carriera, con la vittoria della C2. Mi ha migliorato a livello tecnico e tattico e mi ha permesso di arrivare a Empoli“.
Chi era il tuo idolo da piccolo? “Da piccolo mi piaceva Cannavaro: non era tanto alto, un po’ come me e l’ho sempre considerato il più grande difensore di tutti i tempi. Ho cominciato da difensore centrale, poi vista l’altezza mi hanno spostato a destra“.
Com’è stato il tuo impatto ad Empoli? “Quando sono arrivato mi hanno subito dato delle certezze: mi hanno detto che il titolare ero io e questo mi ha aiutato. Abbiamo cominciato male la stagione, ma poi con la forza del gruppo è venuta fuori un’annata straordinaria e siamo arrivati ai playoff“.
Su Sarri: “Mi ha fatto crescere a livello tattico in una maniera incredibile, curava tantissimo i dettagli e le piccole cose” – invece con Giampaolo – “Ci spiega cosa dobbiamo fare nei minimi movimenti, anche lui ‘ha un bel martello‘”.
Difficoltà contro il Sassuolo? “Loro davanti sono fortissimi: dobbiamo difendere in 11, partendo dagli attaccanti. Dobbiamo cercare di sporcare tutte le loro azioni da dietro per non farli arrivare là davanti in modo pulito“.
Il direttore sportivo vi ha un po’ strigliato: “Carli ha detto bene: dobbiamo parlare poco e correre tanto. In questo momento dobbiamo dare il massimo per tirare fuori la prestazione e i risultati importanti“.
Questa squadra sta subendo più gol dello scorso anno. “Quando prendi gol c’è qualcosa che non va. In settimana abbiamo analizzato i nostri difetti e faremo di tutto perché non succeda più. Vogliamo lavorare per tornare ad essere una difesa solida“.
Ci sono differenze col campionato dello scorso anno? “Il livello del campionato mi sembra più alto dello scorso anno: tutte le big si sono rafforzate con un mercato importante. Noi ci dobbiamo salvare: non guardiamo in casa degli altri, ma in quella nostra“.
Il vostro gioco ha portato allo stadio tanta gente a vedere l’Empoli: “Con questo tipo di gioco, che è un bel gioco, abbiamo portato a casa molti risultati. Sia il pubblico che noi ci divertiamo a esprimere questo gioco. Non abbiamo i giocatori per far la guerra, è un tipo di gioco che non ci possiamo permettere“.