Alla vigilia del secondo appuntamento casalingo del campionato 2015/2016, contro l’Empoli, il tecnico dell’Udinese Stefano Colantuono ha risposto alle domande dei cronisti accorsi in sala stampa. Ecco le sue parole.

Quanta voglia c’è di vincere? L’Empoli ha raccolto meno di quanto meritava?

“Abbiamo tante motivazioni. Vogliamo rimetterci in moto, giocare bene, fare punti. L’Empoli prosegue sul filone di gioco dello scorso anno. Hanno sostituito l’allenatore e ne hanno preso uno all’altezza. Ritengo Giampaolo un allenatore molto valido; io reputo un mistero perché lui a un certo punto della sua carriera sia finito in serie C. Ritengo che abbiano raccolto meno di quanto abbiano seminato; per questo non potrà essere una partita semplice domani”.

L’Udinese dovrà fare la partita?

“Noi dobbiamo giocare bene e fare punti. Sono poche le partite che riesci a vincere giocando male. Ma al contempo non mi accontento soltanto della prestazione; voglio cominciare a vedere i punti. Perché in serie A quando lasci troppe cose per strada, ti trovi con nulla in mano. Il mio ideale sarebbe fare una buona prestazione, portando a casa i punti”.

Come verrà arginato Saponara?

“Faremo più o meno quello che abbiamo sempre fatto con le squadre che giocano con il trequartista, come l’Empoli con Saponara. Lo abbiamo fatto anche con la Lazio quando si è disposta con il trequartista. Sono importanti le contromisure, ma preferisco pensare a quello che dobbiamo fare noi, ovvero un calcio propositivo, che non si preoccupa troppo dell’avversario, con tutto il rispetto che abbiamo per l’Empoli”.

Fernandes può fare il regista?

“Non è una cosa che viene fuori dall’oggi al domani. Potrebbe essere indiziato a giocare lì, magari non dall’inizio. Purtroppo le defezioni di Guilherme e e Merkel complicano la situazione, perché non abbiamo molti giocatori che hanno ricoperto quel ruolo in passato. Bruno può essere un’opzione valutabile in corsa, ma per ora vogliamo partire dalle nostre certezze, senza dimenticare che dopo tre giorni ritorniamo in campo. La partita più importante resta quella più vicina però”.

E’ una pressione avere l’obbligo di vincere?

“Nessuno ha l’obbligo di vincere, ma abbiamo l’obbligo di giocare bene e di essere propositivi, con delle buone trame in campo. Tutti vogliono vincere, non tutti possono riuscirci. Dobbiamo fare una partita di un certo tipo e avere la mentalità giusta e speriamo di farlo bene e di riuscirci come contro il Palermo, magari ovviamente riuscendo a fare gol, perché nel calcio di oggi conta moltissimo il risultato”.

Chiederà un rinforzo a centrocampo?

“In questi giorni ovviamente non ci ho pensato perché la mia attenzione è sulla partita, come quella della squadra. La società è attenta e vigile e sa che fare. Io mi sono concentrato solo sulla gara, perché le vittorie possono dare un punto di vista diverso alle cose”.

Pontisso potrebbe giocare?

“Anche in questo caso, rispondo dicendo che sono cose che vanno viste, studiate e valutate, perché in questo caso si rischia anche di bruciare il ragazzo. Pontisso gioca in quel ruolo in Primavera e probabilmente nei prossimi giorni lo andremo a valutare”.

Considera la squadra fragile dal punto di vista nervoso?

“Dopo il gol della Lazio non siamo andati in confusione, sfiorando anche il gol. Abbiamo preso il secondo gol sbagliando un fondamentale. E la squadra non l’ho vista in confusione. La squadra ha fatto benissimo nel primo tempo; forse era un po’ timida, e questa è l’unica cosa che mi preoccupa. Non siamo confusi, abbiamo le idee molto chiare, ma a volte purtroppo abbiamo troppa timidezza nell’andare a fare male. Le idee sono chiare e dobbiamo migliorare alcune cose”.

La squadra è poco precisa al tiro. Cosa si può fare?

“Bisogna allenarsi. La fortuna nel calcio è fondamentale, ma devi saperla andare a cercare. Se sbagliamo sempre, non c’entra più la fortuna. Dobbiamo essere cinici e precisi, e sono cose che stiamo allenando. Nel calcio il palo e il ciuffo d’erba poi fanno la differenza. La cosa certa è che se crei e non segni, vuol dire che dobbiamo allenarci e migliorare, non con riferimento solo agli attaccanti, ma come mentalità di gioco. Le occasioni le abbiamo create, ma dobbiamo essere più precisi”.

Di Natale e Zapata faticano a giocare in coppia?

“No, non credo. Lo vedremo domani se deciderò di farli giocare in coppia. La squadra ha bisogno di equilibrio. Questa gara la giochiamo anche in ottica Milan, perciò potrebbe esserci turnover, anche se ci sto ancora pensando molto. Con l’equilibrio in campo si possono fare tutte le cose nel calcio. L’anno scorso ho vinto a Milano con due prime punte, anche se tutti mi bocciavano l’idea. Il sacrificio in campo e l’equilibrio a volte sono più importanti del modulo tattico”.

Fonte: www.udinese.it