Maurizio Sarri (foto via twitter)


Maurizio Sarri ha appena terminato la sua conferenza stampa di presentazione di Empoli-Napoli e non poteva mancare lo spazio per i ricordi.  “Tornare in un posto come Empoli per me è motivo di soddisfazione, ritrovo persone a cui sarò affezionato per sempre; mi dispiace giocarci contro, ma i ragazzi mi sembrano in crescita e dobbiamo giocare con grande motivazione senza fare quello che la squadra ha fatto in passato, ovvero sottovalutare gli avversari: quattro mesi fa i miei giocatori hanno preso quattro gol”

Lavoro psicologico sulla squadra: “Lavorare a livello di testa è una parola grossa, forse meglio a livello di personalità: tutti si accorgono del punto in due partite ma se ne son fatte solo due. Chi prende un allenatore con le mie caratteristiche deve accettare tutto il bene e tutto il male. Sono un allenatore da progetto, un punto in due partite non mi fa pressione anche perchè ci sono abituato”

Condizione fisica: “Mi preoccupano un po’ tutti, mi congratulo con la federazione albanese perchè non hanno utilizzato Hysaj che era acciaccato mentre non posso congratularmi con quella rumena che ha fatto giocare Chiriches due partite. La situazione purtroppo è questa, anche Koulibaly non è al meglio”

Empoli: “Affronteremo una squadra che, tra tre anni, potremmo essere noi. E’ fatta da dieci giocatori sottovalutati ed un fuoriclasse come Saponara, a fine stagione sarà destinato a società europee”

Piglio della grande ad Empoli? “E’ un passo obbligatorio da fare, altrimenti non vedo come fare un salto di qualità. Se non facciamo noi dei passi in avanti rischiamo di rimanere tagliati fuori dall’alta classifica. I ragazzi ne sono consapevoli, mi dicono loro stessi di avere difficoltà a trovare motivazioni in certe partite. E’ già un primo passo per trovare la situazione, ma se sono consapevoli allora il primo passo magari lo abbiamo fatto”

Disaffezione dei tifosi? “Può essere conseguenza di duemila cose, e magari 1999 non sono a causa nostra. Noi possiamo certamente fare risultato, il San Paolo con la Samp l’ho visto carico nel primo tempo: nella ripresa abbiamo fatto poco per mantenerli su quel livello di entusiasmo”