Nella pediatria del “San Giuseppe” la generosità si è tinta di azzurro oggi, venerdì, in occasione della consegna di due dispositivi medici SoundEar II da parte dell’Unione Clubs Azzurri alla struttura dell’Asl 11 diretta dal dottor Roberto Bernardini. Protagonista di questa importante donazione l’ex calciatore dell’Empoli F.C. Carmine Esposito, cui si deve la raccolta fondi utile all’acquisto di due macchinari per l’assistenza pediatrica e che era presente stamani nell’ospedale empolese con la delegazione dell’Unione Clubs Azzurri rappresentata dai consiglieri Sandra Losi e da Alessia Puccini.

Carmine Esposito è stato l’ideatore e ha promosso l’organizzazione di “RicordiamoC1”, una triangolare di calcio benefica svoltasi a Empoli il 29 maggio scorso, durante la quale si sono riuniti e sono scesi in campo alcuni storici giocatori dell’Empoli dei primi anni Novanta, indimenticabile formazione calcistica che portò la società dalla serie C alla serie A nel giro di tre stagioni. Una parte del ricavato di questa bella iniziativa di solidarietà è stato devoluto anche alla pediatria dell’Asl 11 con l’acquisto di due apparecchi SoundEar II, del valore di circa mille euro.

I preziosi dispositivi, consegnati stamani da Carmine Esposito e dai rappresentanti delle tifoserie azzurre nelle mani del primario Roberto Bernardini e in presenza della dottoressa Eluisa Lo Presti direttore del presidio ospedaliero di Empoli, serviranno per segnalare l’inquinamento acustico nella unità di terapia subintensiva neonatale del “San Giuseppe”. Durante la gravidanza il corpo della madre attenua la maggior parte delle frequenze di circa 250 Hz, in modo che il feto venga esposto, fino a 40 settimane di età post-concezionale, solo a rumori a bassa frequenza.

I nati pretermine (< 37 settimane di età gestazionale) invece si trovano esposti a livelli di rumori eccessivi e questo determina in loro elevati livelli di stress. E’ stato ampiamente dimostrato che ridurre la esposizione al rumore in questi neonati determina effetti benefici a breve termine (normalizzazione della frequenza respiratoria e cardiaca) e a lungo termine (in particolare sullo sviluppo neurologico). Alcuni studi dimostrano che ridurre il rumore eserciterebbe effetti positivi anche sul personale sanitario e sui genitori.

L’Asl 11 ringrazia sentitamente gli organizzatori, i partecipanti e i supporters azzurri per la sensibilità dimostrata verso l’assistenza sanitaria dedicata ai più piccoli.