Marcello Carli (foto Empolichannel.it)


Marcello Carli fa il punto al termine del calciomercato e traccia un bilancio sulla campagna acquisti e cessioni. “Quando si fa il mercato siamo tutti contenti, è stato lungo e inconcepibile. Puoi avere delle idee anche un mese prima, ma poi si chiude l’ultimo giorno. Mi è dispiaciuto non dare la rosa al completo prima, ma non siamo andati a cercare le svendite. Non dovevamo smantellare più di quello che abbiamo fatto, dopo Hysaj dissi che in uscita era finito tutto e abbiamo mantenuto la parola. La linea è stata quella, abbiamo preso chi volevamo”.

L’affare Cosic. “Occasione per Cosic, non ci dispiaceva. Con Camporese ci possiamo lavorare in prospettiva. I ragazzi devono migliorare, magari un domani possiamo perdere dei titolari e quindi dobbiamo pensare al futuro”.

I giocatori trattenuti. “Chi è rimasto è contento, si sono comportati tutti alla grande. Lo hanno dimostrato, sono seri e si allenano bene. Rammarico di non farlo prima. Noi non prendiamo per prendere, avevamo questa idea. Paredes era una prima scelta, ringrazio Sabatini perchè non ci credevo ma lui ha fornito questa apertura e noi abbiamo colto l’occasione. Passare da Roma a Empoli non è facile, ma lui ha capito che squadra eravamo noi. Aveva paura di andare dove le sue qualità non venivano esaltate, poi ci ha visto giocare”.

L’affare Livaja. “Livaja? Ci lavoravamo da un mese, lo conosco dai tempi della Primavera. Potenzialità straordinarie, percorso strano. Si fanno tanti discorsi, ma è un ragazzo buono. Ha trovato difficoltà a Bergamo con degli episodi che magari ha gestito male. E’ venuto venire qui perchè aveva un buon ricordo, è un’opportunità che abbiamo colto. Non è stato facile trattare coi russi, ma ci siamo riusciti”.

Saponara. “Saponara? Sarebbe stato difficile darlo via, perchè tecnicamente e psicologicamente era dura. Lo abbiamo fatto con la soddisfazione di vederlo giocare, se lo volevamo vendere lo facevamo subito”.

Responsabilità precise. “All’inizio pensavamo di cambiare modulo, poi il mister, per libera scelta, è tornato al 4-3-1-2. Il mercato l’ho condotto io, sono io il responsabile. Chi critica ma vuole bene all’Empoli ha il mio massimo rispetto. Quando però si dice che non si vuole spendere e si fanno certi discorsi si manca di rispetto a persone che per l’Empoli hanno dato l’anima”. 

L’affare Buchel. “Buchel? Le favole di gossip lasciano il tempo che trovano, ci sono dei siti seri ma anche dei baracconi. Certe cose non hanno significato, non mi fanno ne caldo ne freddo. Lui ha delle caratteristiche che mi sono sempre piaciute, mi ricorda il giovane Nainggolan. La Juventus voleva il riscatto assicurato, noi no. Alla fine hanno accettato, la cifra è accettabile ma non abbiamo nessun obbligo”.

Le cifre. “Abbiamo speso un po’ più di ingaggi, ma abbiamo mantenuto il budget. Potevamo fare ancora più cassa, ma sapevamo di avere perso già tanto e non volevamo smantellare tutto rispetto allo scorso anno. I primi veri acquisti sono i ragazzi che già avevamo e che sono il futuro dell’Empoli”.

La questione dimissioni. “Dimissioni? Ho giocato qui 4 anni, adesso è da 17 anni che ci sono con vari compiti. Se domani dovessi avere dei problemi con Corsi lo verrete a sapere dopo le mie decisioni, non prima. Quest’anno mi sono preso qualche giorno, se è un delitto pazienza. Poi ognuno può dire e scrivere quello che vuole”.

Gli esuberi. “In difesa siamo tanti, faremo delle scelte ma prima devo comunicarlo ai ragazzi. Anche in mezzo siamo uno in più, ma è stata una nostra decisione. Piu? Rimane con noi, Livaja è arrivato l’ultimo giorno e le soluzioni che ci erano capitate ci sembravano rabberciate. Fino a gennaio sta con noi, poi vedremo”.