La pista di atletica non è l’unico motivo per cui il Comune considera infattibile l’idea del nuovo Castellani che l’Empoli ha presentato nelle ultime ore, quella delle frizioni Conad-Coop è una bufala da social network e lo stadio, se davvero s’avrà da fare, potrà sorgere in una zona diversa da quella attuale. Lo ha detto il sindaco di Empoli Brenda Barnini, tornata a parlare nella giornata di oggi, venerdì, sulle colonne de La Nazione di Empoli.
«Il nostro ragionamento – ha detto la Barnini – è molto più ampio. E parte da questa considerazione: di fronte all’intenzione di realizzare qualcosa che resti valido per i prossimi trenta o quarant’anni, che senso ha pensare a un nuovo stadio, moderno e funzionale, nello spazio dove adesso si trova il Castellani, ossia in una zona molto centrale e popolata della città?».
Sta proponendo una delocalizzazione? «Sto dicendo che se vogliamo parlare di costruire un nuovo stadio, bisogna prima discutere di quale zona si presta meglio ad ospitarlo (chiaro anche se non esplicitato dal sindaco il riferimento alla zona della Viaccia, ndr). A quel punto, fra l’altro, sarebbe un impianto di proprietà della società, che potrebbe così utilizzarlo e gestirlo come pensa meglio».
Arriva anche una frecciata all’Empoli riguardo alla scelta di fare adesso la conferenza di presentazione del progetto. «La verità è che non mi intendo di calciomercato, ma mi sembra che su questo versante siano momenti molto caldi. Magari dietro questa uscità c’è anche un po’ di voglia di far discutere d’altro. Mentre io ripeto che per affrontare un argomento così serio servono tempi e modi giusti. E affrontare in modo serio l’argomento della fattibilità economica e urbanistica del progetto».
Il resto della lunga intervista si trova sull’edizione odierna de La Nazione.