Maurizio Sarri ringrazia i tifosi accorsi per festeggiare la salvezza (foto Empolichannel.it)


Prime parole da allenatore del Napoli per Maurizio Sarri, intervenuto al Perlamora Festival. Grazie al sito Canale Napoli vi riportiamo quanto ha detto…

RESTARE SE STESSI– “Fumo ancora come prima, e scenderò in campo in tuta. Non sono cambiato in queste cose, rispetto a quando allenavo il Faella. Semmai ho un po’ di pazienza in più, ma quella penso sia una questione d’età. Ma parlare di carriera, di salto di qualità, a me sinceramente non importa.”

VOGLIO SOLO ALLENARE – “Quest’anno andava di moda il mio nome, il calcio è così: ma si fa presto anche a passare di moda. Io volevo fare della mia passione un lavoro: mi sono innamorato del mestiere dell’allenatore grazie a Sacchi. Detto questo, però, la mia vittoria non è stata arrivare a Napoli: io avevo vinto molti anni prima, quando ho potuto fare l’allenatore per vivere”. 

APPROCCIO ALLA REALTÀ NAPOLI – “Non è che per fare il fantino devi prima aver fatto il cavallo. Io cercherò di lavorare al meglio, non so se il mio metodo sarà adatto a Napoli: lo vedremo”

SUL PRESIDENTE DE LAURENTIIS – “Una personalità fortissima, quella settimana di contrattazione prima della firma è stata snervante. Per me ma anche per lui, penso. Credo che una società possa fare la differenza nel lavoro di un tecnico: l’ho sperimentato in tutte le mie precedenti panchine. Se è a fianco dell’allenatore, allora si può lavorare bene e molto. Altrimenti diventa impossibile”.

EMPOLI SEMPRE NEL CUORE – “Per i prossimi dieci anni, sono sicuro che alla fine di ogni partita chiederò che ha fatto l’Empoli. Per me è stato difficilissimo lasciare. Lì abbiamo creato un gruppo, cresciuto alcuni giovani promettenti, lavorato per raggiungere traguardi prima impensabili. Empoli è un posto in cui la società e i tifosi sanno aspettare, e per questo ci siamo riusciti. So già che Napoli sarà diversa, da questo punto di vista”.