Marco Giampaolo (foto Empolichannel.it)


Marco Giampaolo si è presentato come nuovo allenatore dell’Empoli questa mattina, martedì 16 giugno, nella sala stampa del Carlo Castellani. Il nuovo tecnico azzurro si è rivelato uomo di poche parole, ma determinato: “Dalla Lega Pro alla Serie A? Come se dall’ergastolo mi avessero rimesso in libertà. Empoli è una delle poche società in questo momento dove si può fare davvero calcio“.

Quella di Giampaolo è una grande chance per rilanciarsi nel calcio che conta dopo le esperienze negative di Cesena e Brescia. A Empoli ha firmato un contratto di un solo anno: “Voglio guadagnarmi la fiducia della società – ha detto il tecnico in conferenza – Se tra dieci o undici mesi la dirigenza viene a propormi il rinnovo allora significa che ho fatto bene il mio lavoro“.

L’eredità che raccoglie il nuovo tecnico è di quelle pesanti: a Empoli è fresco il ricordo di quanto fatto da Sarri. “Io e Maurizio ci conosciamo da tanti anni – ha detto Giampaolo – Anche calcisticamente è un tecnico con cui mi sono confrontato spesso. Fra me e lui può esserci continuità, in un certo senso abbiamo un modo simile di pensare. Io devo essere bravo a proseguire in questo percorso seguendo gli obiettivi del club“.

L’accoglienza per Giampaolo è stata comunque positiva: “Al campo ho trovato tante persone che vengono qui regolarmente a seguire la prima squadra. La società è molto attenta e al centro del progetto Empoli ho visto il lavoro. Non bisogna far altro che seguire la strada del lavoro”.

Sul mercato il tecnico ha voluto evidenziare le certezze: “Ancora è presto, per il momento dobbiamo concentrarci su chi sicuramente andrà via: Rugani, Sepe e Vecino non rimarranno, quindi dobbiamo pensare a coprire quei ruoli“. Così come il modulo: “Parlarne è ancora prematuro, non so chi resta né chi arriverà. Il 4-3-1-2 di Sarri? La società non mi ha messo paletti o imposizioni. Non ho affrontato con i dirigenti discussioni dal punto di vista tecnico-tattico“.

Prima dell’arrivo a Empoli di Marco Giampaolo si è anche parlato della sua carriera che conta anche qualche esonero: “Gli allenatori vengono esonerati per motivi di risultati e poi per altre situazioni. Io sono stato esonerato più volte per il secondo motivo. Io ho sempre cercato di rispettare il mio ruolo, ma a volte si sono create alcune situazioni spiacevoli e ne ho pagato le conseguenze”.

Marco Giampaolo si aspettava la chiamata dalla Serie A? “Sono andato apposta in Lega Pro. E’ stata una sfida e una provocazione, anche nei confronti di me stesso. In cuor mio ho sempre maturato l’ambizione di poter tornare in Serie A. La chiamata dell’Empoli mi ha dato tanta soddisfazione, anche se so che i momenti più duri dovranno arrivare”.